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Bagno di Romagna

Confesercenti, un'indagine per analizzare il turismo della Valle Savio: 2023 soddisfacente

I dati sono buoni, anche se non ancora ai livelli pre Covid, ma alcuni imprenditori non hanno fiducia nel futuro

La presentazione a Bagno di Romgana

Il turismo è una risorsa preziosa per la Valle del Savio. Sul tema è stata presentata ieri, martedì 5 marzo, presso la sala consiliare del Comune di Bagno di Romagna, un'indagine del Centro studi Confesercenti. Dai dati e dalle interviste effettuate a cinquanta imprenditori del territorio di Bagno di Romagna, fra il 19 e il 26 febbraio scorsi, emergono diversi elementi.

Innanzitutto i numeri. Gli anni dopo il 2020 sono stati anni di ripresa, ma il livello pre pandemia rimane un obiettivo lontano da raggiungere. In termini di presenze turistiche il Comune di Bagno di Romagna nel 2023 non si è ancora allineato al dato del 2019 (-6 per cento), pur avendo recuperato un + 0,6 per cento sul 2022. Per quanto riguarda i dati sulla provenienza dei turisti, la maggior parte di essi sono abitanti dell’Emilia-Romagna (49.779 su un totale di 240.137 nel 2023), mentre i turisti dall’estero provengono principalmente dalla Germania con 585 presenze l’anno scorso. La permanenza media è di 2,31 giorni, a conferma di un trend nazionale di un turismo caratterizzato da periodi brevi ma più frequenti. 

Venendo al sondaggio, gli imprenditori intervistati hanno dato un giudizio complessivo positivo sull’anno turistico 2023 ("ottimo" per il 9 per cento e "buono" per il 63 per cento), anche se è avvertito in maniera drammatica (dall'82 per cento del campione) il problema del reperimento di manodopera. Oltre a questo, l’inflazione e l’aumento delle materie prime e dei costi energetici sono le maggiori preoccupazioni per le aziende. 

Rispetto all'anno passato, il 22 per cento degli intervistati prevede che il 2024 sia migliore del 2023, mentre il 10 per cento lo prevede peggiore. Per gli altri sarà sostanzialmente uguale.

Aumentano anche le imprese che non hanno intenzione di fare investimenti nella loro attività (sono il 55 per cento rispetto al 14 per cento dell'anno scorso), “segnale importante - ammette Confesercenti - di un tessuto imprenditoriale che sta perdendo fiducia nel futuro”.

Tra le azioni incentivanti del turismo locale, la maggiore richiesta è rappresentata dalla creazione di un parco termale che darebbe un nuovo volto alla località con impulsi per l’intero comparto turistico, ma è sentita anche la necessità di una maggiore promozione a livello nazionale.

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