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Al Rotary club Cesena Marco Ramilli ha parlato dell'intelligenza artificiale

Venerdì scorso la conviviale al ristorante Cerina

Da sinistra Massimo Cicognani e Marco Ramilli

Non dobbiamo avere timore dell'intelligenza artificiale a patto però che se ne faccia un utilizzo consapevole e se ne comprendano rischi ed opportunità. Questo uno dei passaggi dell'intervento dell'hacker etico Marco Ramilli, imprenditore e fondatore della nota azienda di cybersecurity Yoroi, alla conviviale del Rotary club Cesena presieduto dal professor Massimo Cicognani presidente del Campus di Cesena dell'Alma mater studiorum.

Marco Ramilli, laureatosi al Campus di Cesena dell'Università di Bologna è socio del Rotary Club Cesena, fin dagli inizi della sua carriera ha dimostrato grande talento e spirito imprenditoriale con al suo attivo molte esperienze a livello internazionale. Tutto è cambiato nel 2017, ha ricordato Ramilli, quando i ricercatori di Google hanno creato un nuovo algoritmo che ha permesso il salto di qualità dall'intelligenza artificiale predittiva a quella generativa che attualmente molte delle imprese e privati cittadini oggi utilizza.

L'intelligenza generativa si caratterizza dal fatto che ciò che genera non è frutto della ricerca di informazioni da un insieme di database ma si basa su calcoli probabilistici che le consentono di "ragionare" in modo simile all'essere umano. Fino ad oggi abbiamo delegato alle macchine il nostro mondo fisico oggi stiamo iniziando a delegare volontariamente anche il nostro spazio mentale. Ciò comporta rischi ed opportunità che dovranno essere opportunamente inseriti in un sistema dinamico per mitigare al minimo i rischi ed esaltare al massimo le opportunità di una rivoluzione epocale.

La nostra capacità di ragionamento, ha spiegato Ramilli, potrebbe essere messa a rischio dal delegare in modo massivo ogni nostra attività intellettiva all'intelligenza artificiale che oltretutto ad oggi presenta ancora importanti limiti quali bias cognitivi, allucinazioni, iper convergenza e ridotta capacità di comprendere situazione complesse.

Per l'essere umano, l'intelligenza artificiale generativa rappresenta la possibilità di evolvere in modo rapido ed inimmaginabile in ogni campo di sua applicazione: dalla medicina alla tecnologia dalla scienza all'arte... L'evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa sarà quella generale ovvero con la capacità di risolvere anche problemi complessi tramite loro sottoinsiemi più piccoli e semplici. Non dimentichiamoci che l'intelligenza artificiale, ha terminato Marco Ramilli, può essere hackerata e perciò va protetta da possibili utilizzi malevoli. L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni ambito della nostra vita, anche quello lavorativo. La sfida che ci aspetta è saper governare questa rivoluzione epocale inarrestabile. L'incontro si è tenuto venerdì scorso presso il ristorante Cerina.

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