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Ausl Romagna

Inaugurato il Cau di Cesena, punto di accesso per tutte le urgenze sanitarie non gravi

Un centro a pochi metri dal Pronto soccorso per sgravare quest’ultimo dai casi meno complessi. Il taglio del nastro è avvenuto questa mattina, nella piastra servizi dell'ospedale Bufalini 

L'accettazione del Cau di Cesena

Un centro a pochi metri dal Pronto soccorso per sgravare quest’ultimo dai casi meno gravi. Anche a Cesena è sorto un Cau, parte della rete dei Centri di assistenza e urgenza pensati dalla Regione Emilia-Romagna per dare risposte sul territorio ai problemi di salute urgenti ma non gravi (con medici e infermieri pronti ad accogliere e assistere i pazienti con accesso diretto).

Il taglio del nastro (foto qui sotto), nella piastra servizi dell’ospedale Bufalini, è avvenuto questa mattina alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini, del sindaco di Cesena Enzo Lattuca, del direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, oltre a un gran numero di direttori di distretti e presidii dell’Ausl.

inaugurazionecau.6.5.2024

Il Cau di Cesena, entrato subito in funzione, è il quarto Centro di Assistenza urgenza nel territorio cesenate dopo l’attivazione di quelli di Cesenatico, Mercato Saraceno e San Piero in Bagno.

Si trova al piano terra della Piastra Servizi dell’ospedale Bufalini (piazzale Giommi, 140) ed è aperto sette giorni su sette, per 12 ore (dalle 8 alle 20), con accesso diretto. Dispone di un ingresso riservato, in un’area ambulatoriale esistente che è stata ristrutturata per essere adeguata alle nuove destinazioni, con un miglior comfort per pazienti e personale. I nuovi spazi comprendono un’ampia sala di attesa, un locale dedicato all’accoglienza e accettazione, due ambulatori e una sala osservazione. I lavori di riqualificazione, con interventi edili e impiantistici, sono costati 30mila euro circa (Iva esclusa).

Cosa fanno i Cau

I Cau garantiscono, oltre alle prestazioni erogate dalla Continuità assistenziale, anche alcune prestazioni non complesse attualmente erogate nei Punti di primo intervento o nei Pronto soccorso. Nei casi più gravi, i pazienti vengono dirottati al Pronto soccorso.

La visita e alcuni accertamenti diagnostici sono gratuiti per tutti i cittadini residenti o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita ha un costo di 20 euro (da corrispondere al medico). Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del Cau per il completamento diagnostico, sono a carico del paziente con relativo ticket, se dovuto, tenendo conto delle esenzioni possedute.

Nei Cau si possono svolgere visite mediche, ottenere certificazioni, trattamento farmacologici al bisogno, prescrizione di terapie per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali, procedure chirurgiche minori (come suture o medicazioni), prelievi per indagini di laboratorio, analisi decentrate, indagini strumentali, elettrocardiogrammi, esami radiologici o ecografici, osservazioni post-trattamento, attivazione di percorsi e prestazioni a completamento dell’iter diagnostico.

I dati degli accessi ai Pronto soccorso per i codici a bassa complessità

Come detto, i Cau sono stati pensati per sgravare i Pronto soccorsi dai casi meno gravi. Gli accessi nei servizi di Pronto soccorso dell’Ausl Romagna per i codici a bassa complessità (Bianchi e Verdi) nel 2022 sono stati il 67 per cento del totale degli accessi (310.874). Il numero è coerente con l’andamento del quadriennio precedente. Di questi solo il 4,7 per cento (14.909) si sono trasformati in ricoveri. Identiche percentuali nel 2023, quando gli accessi per codice di colore Bianco e Verde sono stati 331.506 (67 per cento del totale degli accessi), mentre quelli esitati in ricovero 15.921 (4,7 per cento).

Nel presidio di Cesena gli accessi nel 2023 sono stati 70.677, di cui 43.418 (il 61 per cento) con codice Bianco o Verde. Di questi sono solo 3048 casi sono diventati ricoveri, pari al 4,3 per cento.

I Cau in Romagna

Con il taglio del nastro del Cau di Cesena salgono a 11 i nuovi Centri di assistenza e urgenza attivi sul territorio romagnolo. Il prossimo 20 maggio entrerà in funzione il Cau di Bellaria. L’obiettivo dell’Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 Cau su tutto il territorio romagnolo entro il 2025.

Dal 18 dicembre 2023 al 5 maggio scorso, gli accessi ai Cau attivi in Romagna sono stati in tutto 33.281 (di cui 3.007 nell’ultima settimana di rilevazione, dal 28 aprile al 5 maggio): 5.932 a Cattolica; 4.600 a Cervia, 4.791 a Cesenatico, 8.012 al Cmp di Ravenna, 1.797 a Mercato Saraceno, 801 a Novafeltria, 412 a Rimini, 569 a San Piero in Bagno, 5.915 a Santarcangelo e 452 a Santa Sofia.

Il quadro di riferimento

La delibera di Giunta Regionale numero 1206 del 17 luglio 2023, definisce i Centri assistenza (Cau) come afferenti alla rete assistenziale delle cure primarie, pur nella loro natura sperimentale. Si tratta di un modello di applicazione del decreto ministeriale 77 del 2022 (del Ministero della Salute) per gli aspetti relativi alla Continuità assistenziale previsti nelle Case della Comunità.

Cau Cesena
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