I diritti dei disabili e le distrazioni delle istituzioni
Ritornando alla celebrazione sulla Convenzione Onu sui diritti dei disabili
Ciao Francesco.
Che i disabili siano “un peso” economico per le casse dello Stato e la “società civile” in generale, è cosa risaputa. Ritornando alla celebrazione sulla Convenzione Onu sui diritti dei disabili, svoltasi a Cesena venerdì 1 dicembre in piazza del Popolo, non porterà a nessun cambiamento per quanto riguarda i DIRITTI.
Il settimanale, di cui sei direttore, non ha dedicato un approfondimento al problema della disabilità. Leggo testualmente, a pagina 8, solo una informazione sull'evento. I media preferiscono trattare argomenti meno importanti e impattanti per la politica e l’opinione pubblica, lasciamelo dire. Per fortuna abbiamo la comunità di don Oreste Benzi che si spende realmente, e non a chiacchiere, per dare dignità a queste persone, che la società benpensante vorrebbe poter nascondere.
Dovrebbero essere le autorità istituzionali, civili, religiose, sindacali e le associazioni, che dicono di rappresentare i disabili, a promuovere e stimolare la RIFLESSIONE sulla DISABILITA'. Quasi niente di tutto questo; i disabili, a cominciare dai bambini, saranno sempre considerati al margine di questa società non inclusiva che dimentica, troppo spesso, i più deboli. C'è poco dei principi del Cristianesimo in questo agire.
Parlando di giochi inclusivi per bambini disabili, credo ce ne sia solamente uno al quartiere Vigne. Spero che a “Carta Bianca” la mia proposta, già selezionata per più giochi inclusivi, riesca ad avere successo.
Fra tutte le proposte selezionate è l'unica che è legata alla disabilità. Puoi verificare di persona nell'elenco.
A presto.
Marino Savoia – Cesena
Carissimo Marino,
sul nostro sito, che aggiorniamo tutti i giorni e di continuo, abbiamo pubblicato subito della manifestazione di venerdì scorso, con un breve resoconto e un’immagine del corteo.
Di disabilità parliamo di continuo, in maniera diretta o mediata, raccontando storie e raccogliendo testimonianze. Magari non avremo fatto l’approfondimento che tu immagini, ma non puoi dire che il Corriere Cesenate non sia attento a tutte le tematiche di marginalità.
Poi, lo so benissimo, lo spazio sul giornale cartaceo è pochissimo e dobbiamo fare i conti ogni settimana con quello da mettere in pagina. Credimi, cerchiamo di fare il possibile, cercando sempre di dare spazio a chi ha meno voce. Questo è di certo in cima ai nostri pensieri.
Alla prossima.
Fz
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