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Bonus, truffe record

Il Governo pare intenzionato a dare un freno a un sistema che ha consentito troppe truffe. I numeri sono da capogiro, come illustrato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco

Bonus, truffe record

Bonus sotto tiro. Se ne sta parlando in salse diverse. Il Governo pare intenzionato a dare un freno a un sistema che ha consentito troppe truffe. I numeri sono incredibili, come illustrato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal ministro dell’Economia Daniele Franco. Ne hanno parlato entrambi durante la conferenza stampa di venerdì scorso cui ha preso parte anche il ministro Marta Cartabia.

Sotto indagine ci sarebbero quattro miliardi di euro. Di questi 2,3 sarebbero stati sequestrati e 1,5 già incassati. Cifre da capogiro. Per intenderci, tradotte in vecchie lire sarebbero quasi ottomila miliardi. Un colpo pazzesco a danno dello Stato, cioè di tutti noi. Tanto vasto da non crederci, ma se lo affermano i numeri uno dell’esecutivo, accordiamo fiducia.

Nonostante quel che si possa pensare, non è il famosissimo superbonus del 110 per cento a essere incriminato (anche quello, ovvio) ma in particolare si tratta del cosiddetto bonus facciate. C’è chi ci ha rifatto tutto l’appartamento, con quello che elargiva lo Stato, il 90 per cento di importi in larga parte capienti. Tanto ampi da essere inseriti, tra le spese agevolate, ben altri costi rispetto al rifacimento di muri esterni e simili.

Ma come si fa, si chiede l’incredulo e ingenuo cittadino comune, a farsi beffe in maniera così eclatante di agevolazioni che in partenza contengono le migliori intenzioni?

Come molti osservano, può anche darsi che le norme siano state scritte male. Spesso spinti dalla fretta di arrivare in tempi ristretti, si possono commettere anche grossolani errori.

Il dato più inquietante rimane quello della truffa mossa dal pensiero fin troppo diffuso in Italia che “tanto alla fine paga sempre Pantalone”. Con l’amara conseguenza che a rimetterci sono sempre i soliti e in due modi diversi. Uno è quello indiretto, relativo al sistema delle tasse che una volta riscosse, vanno poi ad arricchire chi se ne approfitta. Il secondo è più diretto. Viste le tantissime frodi, lo Stato decide una stretta che rischia di escludere chi arriva tardi solo perché rispetta di più le normative.

Insomma, siamo alle solite. Si tratta di vicende troppe volte già vissute nel nostro Paese, tanto bello, ma anche poco solidale tra cittadini. Sono troppi quelli intenti solo ad arraffare nelle casse comuni, è la desolante costatazione. Il Governo ha assicurato che vuole proseguire con i bonus, ma con un meccanismo che funzioni, ha detto senza mezzi termini lo stesso Draghi. Lo speriamo tutti.

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