Un esploratore di sentimenti e memorie

L’11 luglio 2023 si è spento Milan Kundera, il grande scrittore la cui vasta produzione letteraria ha affrontato le profondità dei sentimenti umani e della memoria.

Come un poeta che dipinge con le parole, Kundera ha donato al lettore un viaggio nella trama intricata della vita umana. Ne "L'insostenibile leggerezza dell'essere (1984)", esplora il concetto di felicità, affermando che essa risiede nella ripetizione. Riecheggia in questa visione la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche, secondo cui il tempo sembra passare e tornare.

L'uomo di Kundera vive in uno stato di sogno, sospeso in un tempo che non scorre, in linea con la prospettiva di Freud, il quale sosteneva che il passato viene conservato e che possiamo ricomporlo partendo dai suoi resti e frammenti.

Kundera sostiene ne I testamenti traditi (1993) che l'attimo presente non può essere catturato completamente dalla memoria; ciò che ricordiamo non coincide esattamente con ciò che abbiamo vissuto, poiché la memoria è un processo di ricostruzione, che conferisce significato alla vita – un’idea che si ritrova nel concetto psicoanalitico di 'après-coup'. Esso rappresenta la tendenza umana a vivere in 'après-coup” (dopo l'evento), piuttosto che nel presente immediato.

Questo significa che le esperienze vengono elaborate e comprese solo a posteriori, dopo che sono accadute.

Il passato diventa così un filtro attraverso il quale percepiamo il presente e plasmiamo il nostro futuro.

Questo ci avverte della necessità di essere consapevoli del nostro passato per crescere e progredire nella nostra vita.