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Stefano Foschini, dalle palestre di Cesena a Cuba per preparare la Nazionale di Atletica leggera

Intervista al 32enne: "Il contesto è tra i top del mondo ed è davvero un grande onore per me essere qui"

Alejandro Parada si allena con Stefano Foschini (sulla sinistra) come assistente

Una grande opportunità si è palesata all’orizzonte e Stefano Foschini non se l’è fatta sfuggire. Il classe 1991, nato a Milano ma cresciuto a Cesena, sta partecipando in veste di collaboratore esterno alla preparazione fisica della Nazionale cubana di atletica leggera. Laureato in Scienze motorie alla facoltà San Raffaele di Roma, il 32enne ora sta sostenendo il percorso nella magistrale, all’indirizzo di Nutrizione umana. Il suo viaggio a Cuba è nel vivo e ci racconta come sta andando.

Come è nata la passione per lo sport?

Sono all’interno di questo mondo da sempre. Da piccolissimo iniziai con il karate e col nuoto, poi ho giocato a tennis. Dai 12 anni mi appassionai tantissimo al calcio che ho praticato fino ai 18, ma lo sport che mi ha fatto crescere di più sono state le arti marziali. Le ho praticate per sei anni.

Dopo gli studi, il percorso lavorativo è incominciato nelle vesti di personal trainer.

Iniziai a lavorare in questo settore a 20 anni. La mia passione nacque li, dalle prime schede che compilavo per i clienti e dal grandissimo senso di inadeguatezza del "non sapere", accompagnato dalla fortissima pulsione di scoprire i processi che regolano le leggi dell’adattamento.

La passione l’ha portata dove è arrivato ora?

“Per me non esisteva allenarsi tanto per fare qualcosa. L’allenamento doveva essere sempre accompagnato da un miglioramento quantificabile. E per me questa è stata da subito una grandissima fissazione, quella della progressività, che poi mi ha portato a farmi tante domande e a cercare le risposte nella fisiologia.

Il percorso è stato lungo?

Negli anni ho girato l’Italia per formarmi nelle scuole e dai maestri più rinomati in diverse specializzazioni: dall’utilizzo dei bilancieri, alle kettlebell. Collezionavo attestati e nel mentre mi appassionavo sempre di più alla metodologia di allenamento e al mondo dello strength & conditioning.

Da qui è nata l’idea di diventare preparatore atletico?

Lo capii mentre preparavo il mio primo atleta di k1 per un titolo Europeo. L’adrenalina e le l’emozioni di quei momenti, mi fecero capire cosa voler fare da grande.

Come andò l’incontro?

L’atleta che preparavo era Nicola Severi e combatté contro il Russo Vladimir Holoddnko. Nicola vinse per ko e fu una grande gioia.

Quali sono state le altre esperienze lavorative?

Dopo anni maturati nelle palestre ho creato un mio team formato anche da diversi atleti. Decisi con mia sorella di aprire una palestra dedicata: la Carpe Ferrum S.F. Asd che oggi è un centro affiliato alla Federazione italiana pesistica e si trova dentro la palestra Perfect Gym a Cesena, dove lavoro attualmente.

Parallelamente però si è inserito anche nelle società sportive.

Due anni fa ho deciso di lanciarmi negli sport di squadra. Ho lavorato al Diegaro calcio in Eccellenza, successivamente sono stato chiamato al Rimini in Serie C, per fare il ritiro con la prima squadra e seguire la formazione U19 nel campionato di Primavera 4. E’ stata una bella soddisfazione e alla fine è andata molto bene; abbiamo terminato il campionato al secondo posto centrando la promozione in Primavera 3. Il risultato è stato molto inaspettato, considerando che la squadra era alla prima apparizione in categoria.

Quali persone hanno inciso nel suo percorso?

Ho avuto sempre la grande fortuna di incontrare maestri che mi hanno indirizzato, dandomi tanto. Da Emanuele Gollinucci ad Antonio Gardelli, uno dei più celebri e affermati strength coach in Italia, a Matteo Raspadori, quest’anno è diventato campione del mondo Master. Per finire con il professor Carlo Buzzichelli, che è forse il migliore al mondo nella metodologia di allenamento, docente dell’International Strength & Conditioning Institute.

Come sta andando l’internship con la formazione di Cuba di atletica leggera?

Il professor Buzzichelli è stato consulente tecnico della Nazionale del paese per diversi anni, e proprio lui mesi fa, mi propose questa esperienza stupenda. Io mi limito ad affiancarlo durante gli allenamenti di diversi atleti e a imparare il più possibile.

Non capita certo tutti i giorni un’esperienza del genere. Che effetto fa?

Starò fino al 19 ottobre. Stiamo dormendo all’interno del centro olimpico cubano. È una grande occasione, perché da uno come il professor Buzzichelli c’è sempre da imparare. Inoltre il contesto è tra i top del mondo ed è davvero un grande onore per me essere qui.

Il prossimo passo quale sarà?

Laurearmi in Nutrizione ed essere un preparatore sempre più completo. Il resto verrà da sé.

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