Riforma Pronto soccorso, entro fine anno arrivano i Cau

Entro fine 2023 partono in Emilia-Romagna i primi 30 Centri di assistenza e urgenza (Cau), che fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza regionale.

Rappresentano il nuovo modello di sanità territoriale potenziata pensato dalla Regione per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale, sgravando così i Pronto soccorso, dove far confluire solo i casi più gravi. Sono strutture territoriali dotate di équipe medico-infermieristiche adeguatamente formate, che, quando il percorso sarà completato, saranno attive h24sette giorni su sette, con un bacino d’utenza tra 35.000 e 75.000 abitanti. L’obiettivo dichiarato è garantire a tutti i cittadini la cura migliore e un percorso di assistenza personalizzato, in tempi rapidi e senza lunghe attese. Nei prossimi mesi verrà attivato il numero unico 116117, in coordinamento con il 118.

Dei 30 Cau che saranno attivati su tutto il territorio regionale entro il 2023, nove saranno distribuiti in Romagna: nove per la Romagna e saranno così distribuiti: cinque nei Punti di primo intervento di Cervia, Cesenatico, Mercato Saraceno, Cattolica, Santarcangelo, tre adiacenti ai Punti di primo intervento di Novafeltria, San Piero in Bagno, Santa Sofia, uno adiacente al Pronto soccorso di Ravenna.

Per far conoscere i Cau ai cittadini la Regione ha predisposto una campagna di comunicazione, anche multimediale, pronta a partire da mercoledì 1 novembre dal claim "Lunga vita alla sanità pubblica". Molteplici gli strumenti messi a punto: affissioni, web, social, spot tv e radio, inserzioni sui quotidiani e anche un Qr code. Per raggiungere i cittadini in maniera capillare nei circuiti dei luoghi di cura sarà distribuito un pieghevole informativo in più lingue.

Già attiva una pagina web dedicata alla riforma (https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza ) con le principali domande e risposte sui Cau.