Commento al Vangelo
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IL GIORNO DEL SIGNORE

Domenica 10 marzo - 4ª domenica di Quaresima - Anno B

TENEBRE O LUCE? NEL PROGETTO DI DIO ESISTE SOLO LA SALVEZZA

2Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21

Domenica lætare: la gioia del Signore è la nostra forza.

Nicodemo, chi è costui? Un fariseo, uno dei capi, un ricercatore instancabile della verità che difende Gesù, si espone durante la sepoltura lasciandosi così alle spalle la notte. Nicodemo è già uscito di scena mentre il Maestro continua a parlare. «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo». “Bisogna”: si tratta di un’azione salvifica radicata nella volontà del Padre il cui obiettivo è comunicare la vita ai credenti. L’esaltazione di Cristo inizia dalla croce: «E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32). 

Nella elevazione di Gesù sgorga la salvezza per tutti. Perché Dio è uscito da se stesso per venire a noi, per condividere la vita umana piena di tante tribolazioni? Ecco la risposta: «Dio ha tanto amato il mondo…» e ci ha donato suo Figlio, la persona più preziosa. Nel progetto di Dio esiste solo la salvezza di questo mondo, dei suoi figli. La condanna possiamo unicamente scegliercela noi. Sei stato posto di fronte al Figlio del Altissimo: decidi tu, impossibile rimanere indifferenti. 

Occorre decidersi, o per la Luce o per le Tenebre. È proprio “la luce” che smaschera le nostre opere e smaschera noi stessi. L’odio che abbiamo nei confronti della luce trova radici profonde nel nostro essere: siamo mal disposti e per questo facciamo “il male”, ma c’è anche chi si trova in sintonia con Dio, con la sua volontà e cammina nella verità.

«Dio ha tanto amato il mondo»: quale mondo? Qui viene usato nell’accezione positiva e significa il creato, la dimora degli uomini, il teatro della storia, l’umanità. In senso negativo è quel mondo che si è estraniato dal suo Creatore e Signore ed è in preda al peccato e alla morte, il mondo soggetto allo spirito dell’anticristo.

Vedendo i discepoli di Cristo, il mondo dovrebbe imparare a credere che il Padre ha mandato il Figlio e che ci ama di un amore eterno, irrevocabile. È la prima volta che in Giovanni troviamo il verbo “amare”; è la prima di altre numerosissime volte. Gesù è morto per questo pazzo mondo. Quali sono i tuoi desideri? Che cosa cerchi, o meglio, ‘chi’ cerchi?

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