A Fattore R si parlerà di innovazione. "Essere bravi non basta più. Occorre distinguersi"

Sarà tutta dedicata all'innovazione in Romagna la settima edizione di Fattore R. E all'innovazione sarà dedicata anche una tavola rotonda tra i sindaci di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. L'economic forum organizzato da Cesena fiera con l'appoggio della Bper e della Camera di commercio di Forlì-Cesena e Rimini e di quella di Ravenna e Ferrara si terrà nei locali della fiera cesenate venerdì 20 ottobre cui prenderanno parte almeno 250 invitati e già oggi registra l'ennesimo tutto esaurito. L'obiettivo, ha detto poco fa in conferenza stampa il presidente di Cesena fiera, Renzo Piraccini, rimane quello di un momento di confronto e di stimolo sulle questioni economiche. "Bisogna progettare il futuro dopo l'alluvione - ha aggiunto il presidente - e ripensare l'economia del nostro territorio".

Per Lorenzo Tersi, consigliere di amministrazione di Cesena fiera con delega per Fattore R, sarà sempre importante "dare valore al territorio e ai suoi talenti. Nelle varie edizioni abbiamo sempre incalzato personalità di rilievo per fare sintesi sulle questioni economiche della Romagna. In questa settima edizione ci occuperemo di innovazione. Innovazione che non è altro che una disobbedienza che ha successo". E ciò vale in maniera particolare per la Romagna che è terra di start up innovative. Sui contenuti prodotti dopo ogni edizione, Tersi ha aggiunto: "li abbiamo sempre messi a disposizione di tutti".

Il docente dell'università "Bocconi" di Milano, Daniel Gros, ha fornito qualche anticipazione dell'intervento del 20 ottobre. Ha detto la sua sull'economia europea stretta tra quella Usa e quella cinese, "con una crescita anemica negli ultimi 20 anni a causa del fattore demografico. Il nostro mercato interno cresce la metà di questo degli States, ma l'Europa rimane forte nell'esportazione dei beni manifatturieri. Ecco perché è importante per l'Italia e per la Romagna focalizzarsi sulla produzione di beni che si fanno su misura", non su quelli che si producono su larga scala. Quelli li fa tutti la Cina. "La Romagna, forte nell'export e più vicina ai numeri continentali che a quelli italiani, è più europea che italiana", ha concluso il prof.

Per il presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Battistini, "è importante che le due Camere della Romagna lavorino insieme, per fornire una visione unitaria. Ed è importante anche la collaborazione con le associazioni di categoria come Confindustria, Legacoop Romagna, Cna e Confartigianato". In Romagna, ha aggiunto Battistini, "dobbiamo migliorare la produttività, al di sotto della media italiana e di quella regionale". Per questo, ha concluso, "ci vuole innovazione".

Per Mauro Giannatasio, segretario generale della Camera di Commercio Ravenna e Ferrara, "la Romagna è terra di opportunità, ma oggi essere bravi non basta più. Bisogna distinguersi e occorre sapere quale futuro intraprendere. Non si può progettare senza conoscere. Ecco perché il territorio deve attivare le relazioni, tra imprese, istituzioni e stakeholder".

La nuova responsabile di area della Bper, Cecilia Bavera, ha aggiunto che "R può anche significare risposte, reazione e resilienza. Ci vogliono nuove idee da mettere in campo. Noi vogliamo esserci come banca e vogliamo essere protagonisti".

Infine Tersi ha aggiunto che per progredire e andare avanti ci vogliono "innovazione e investimenti per competere" e stare sul mercato dei migliori, come la Romagna sa fare da diversi decenni. Ma oggi è chiesto uno scatto in più, come il prossimo forum di Fattore R dedicato all'innovazione vuole mettere in mostra con maggiore evidenza.