Lavori pubblici
Cassa di espansione del Rio Marano, i lavori nel 2025
Dall'ordinanza di Figliuolo 6,7 milioni di euro. Lattuca: "Il Paese investe poco in prevenzione"
Presentata oggi alla stampa la progettazione esecutiva della nuova cassa di espansione del Rio Marano. Il progetto era pronto da tempo, nei cassetti del Consorzio di Bonifica, in attesa di finanziamenti che sono arrivati nei giorni scorsi, per 6,7 milioni di euro, con l'ordinanza numero 19 del commissario Figliuolo.
"Sarà creato un accumulo di acqua, con tre cassetti, a monte dell'abitato - ha detto Lucia Capodagli, direttore generale del Consorzio di bonifica della Romagna -. Sarà poi possibile scaricare nel Rio Marano, nel Marzolino I e, a sua volta, nel Pisciatello".
La collocazione prescelta si trova in un'area già depressa di nove ettari (circa 18 campi da calcio), in destra idraulica del Rio Marano, a monte del ponte della via Emilia, occupata da terreni agricoli che dovranno essere espropriati, per circa 600mila euro.
"Dopo la validazione del progetto - ha spiegato Capodagli - seguiranno l'affidamento dell'appalto e l'esecuzione dei lavori nel minor tempo possibile. Il cantiere partirà presumibilmente a inizio 2025 e si concluderà entro 24 mesi".
La proposta progettuale prevede l'utilizzo della cassa anche come area attrezzata a parco urbano pubblico. "Da "Cernobyl" - ha sottolineato la presidente del Quartiere Milena Maccherozzi - siamo diventati una zona bella con tano verde".
Il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Stefano Francia, ricordando i "464 chilometri quadrati del territorio di competenza invasi dalle acque lo scorso maggio", ha ringraziato la Struttura commissariale per le risorse stanziate, che "permettono di affrontare il futuro con maggiore serenità".
"Al di fuori delle finestre emergenziali - ha rilevato il sindaco Enzo Lattuca - il Paese investe poco in interventi di prevenzione. Sono fondi che potevano arrivare prima. Si tratta di un progetto importantissimo per la sicurezza di questa parte della città".
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