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Dichiarazioni

Cesena capoluogo, tante le reazioni

Unanime la soddisfazione della politica e della società civile, ma con sfumature diverse

Cesena dall'alto (foto archivio Mariggiò)

Cesena capoluogo, alla pari di Forlì. Tante le reazioni della politica e della società civile all’annuncio dato dal sindaco Enzo Lattuca in conferenza stampa martedì scorso (vedi notizia richiamata). Unanime la soddisfazione, ma con sfumature diverse.

Per Lia Montalti, consigliera regionale del Pd si tratta di “un grande risultato per la nostra città e per tutti i cesenati, frutto del grande lavoro del nostro sindaco Enzo Lattuca, del Consiglio comunale e dell’amministrazione comunale, col quale finalmente si corona un percorso che dura da più di 30 anni”.

Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia parla di “un passaggio importante, che si potrebbe definire storico, fatto all'insegna dell'equilibrio: si aprono nuove opportunità per Cesena, ma nulla si toglie a Forlì”. Allo stesso tempo, afferma che “fa sorridere il tentativo del Pd cesenate di attribuire il merito di questo importante riconoscimento al sindaco di Cesena Lattuca, come se la firma apposta al decreto fosse la sua e non quella del nostro premier Giorgia Meloni”.

Sulla stessa linea anche la parlamentare di Forza Italia Rosaria Tassinari che sottolinea come “il merito è tutto del governo di centrodestra”, ricordando che “grazie a questo passaggio, aumenteranno i consiglieri comunali e le risorse per la sicurezza, oltre ai benefici per i cittadini, e la città potrà partecipare a bandi e avere opportunità destinate alle sole città capoluogo”.

“La firma è del governo di destra - critica il Pri di Cesena - a insaputa dei parlamentari locali che fino a ieri bollavano di propaganda elettorale una scelta strategica per il futuro della Romagna”.

In una nota il Movimento 5Stelle di Cesena afferma che “c'è senza dubbio da congratularsi col sindaco che ha positivamente influenzato un governo di centrodestra arrivando a riconoscere, indirettamente, che c'è qualcosa di buono anche in ciò che fanno gli altri”. Poi, con sarcasmo, riferendosi a Lattuca, rileva che “sarà uno scherzo usando questi poteri, raggiungere risultati tangibili su criticità che i cesenati vivono da ben più di qualche mese, vedi lotto zero, nuovo ospedale, mercato coperto, area stazione”.

“Come lista civica Cambiamo - afferma il consigliere comunale Luigi Di Placido - anche noi salutiamo con soddisfazione questo traguardo che, come abbiamo sempre detto, la città meritava da tempo”. Tuttavia vengono avanzate due riflessioni: “La prima perplessità riguarda i tempi in cui si è innescato questo dibattito che, per tanti anni, è stato completamente ignorato. Da luglio scorso, invece, all’improvviso il tema è diventato di stringente attualità, guarda a caso a pochi mesi dall’inizio della campagna elettorale. Il secondo spunto di riflessione è che, sul gap istituzionale, che è sempre stato sin troppo evidente tra Forlì e Cesena, dovrebbe farsi un esame di coscienza chi ha governato il nostro territorio”.

Legacoop Romagna esprime “profonda soddisfazione per il riconoscimento di Cesena come co-capoluogo di provincia. È stato raggiunto un traguardo storico, attraverso un percorso condiviso che i cooperatori romagnoli hanno appoggiato con convinzione sin dal primo momento”. Da qui i complimenti al sindaco Lattuca “per aver saputo condividere con le istituzioni locali, i parlamentari del territorio e la gran parte del mondo associativo, le positive ricadute di questo significativo passo in avanti”.

Esprimendo soddisfazione per il risultato, Cgil, Cisl e Uil del territorio cesenate, in una nota congiunta riscontrano “l’occasione e la necessità di implementare una visione strategica dell’intero territorio provinciale con una progettualità di coesione territoriale, dove i servizi devono vedere una copertura omogenea, anche nelle zone pede-montane dell'intera Provincia dove è presente un rischio evidente di desertificazione”.

“Pur considerando questo risultato molto positivo - afferma il presidente della Confesercenti di Cesena Cesare Soldati - continuiamo a pensare che, nel nostro futuro, l’ambito territoriale a cui fare riferimento, in particolare per le imprese dei servizi e del turismo che noi rappresentiamo, sia quello della Romagna. È importantissimo, avendo Cesena ottenuto lo stesso ruolo e la stessa titolarità, fare squadra con le città di Forlì, Rimini e Ravenna per avere sempre maggiori opportunità di crescita e per mettere in pratica politiche condivise che portino vantaggi a tutta la Romagna nella consapevolezza che, nell’attuale mondo globalizzato, solo uniti possiamo essere in grado di competere con le altre realtà mondiali”.

Sulla stessa linea anche Italia Viva Forlì-Cesena, che si augura che i contributi che arriveranno possano “essere utilizzati per politiche sinergiche con tutto il territorio, con una visione di lungo periodo e di insieme”. L'augurio è di “una Romagna non più fatta di campanili che si scontrano tra loro, ma una Romagna nella quale i Comuni mettono a disposizione quanto di meglio hanno da offrire, con rispetto delle singole differenze, per poter fronteggiare al meglio le sfide che un mondo sempre più complesso ci mette davanti”.

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