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Condividere i bisogni per condividere il senso della vita

Il rapporto personale dei volontari con gli assistiti favorisce un rapporto umano solidale: condividere il bisogno materiale è per noi, infatti, l’occasione per condividere anche le domande di significato sulla vita

Condividere i bisogni per condividere il senso della vita

Grazie al sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, dell’associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Emilia-Romagna e di Fondazione Romagna Solidale è stata acquistata una fornitura di cinque prodotti per l’igiene della casa (detersivo per lavatrice, per piatti e multiuso) e della persona (sapone e bagnoschiuma) in confezioni ecologiche da un'azienda romagnola socia di Romagna solidale. I prodotti sono sufficienti per il consumo trimestrale di almeno 700 famiglie e saranno in distribuzione entro Natale direttamente alle famiglie vulnerabili a cura di volontari di 15 diversi gruppi di Caritas, San Vincenzo de Paoli, Misericordie, banchi di solidarietà, Papa Giovanni XXIII e altre associazioni coinvolte.

Il progetto è stato presentato questa mattina nella sede del Banco di solidarietà, a Calabrina. Durante l'incontro è stato anche presentata la Bottega Donacibo è un magazzino di raccolta, stoccaggio e preparazione di pacchi alimentari e beni di prima necessità. Si tratta di un gruppo di circa 15 volontari. Un gruppo formato formato con il corso di alimentaristi si occupa della gestione del magazzino secondo le norme Haccp, aiutati da vari gruppi di giovani studenti con i loro educatori. Qui vengono conservati - con breve periodo di giacenza - i generi alimentari recuperati da Fondazione Banco Alimentare, dall’iniziativa Donacibo promossa nelle scuole, da donazioni da parte di grandi e piccole aziende agroalimentari e della distribuzione, da donazioni da cittadini e volontari e da acquisti per garantire una composizione equilibrata della fornitura alimentare distribuita a cadenza quindicinale alle famiglie.

"I nostri 120 volontari - dice Pierpaolo Bravin del Banco di solidarietà Cesena - consegnano a cadenza quindicinale pacchi alimentari con prodotti freschi e a lunga conservazione, generi di prima necessità e per l’igiene personale direttamente nelle case di oltre 500 persone appartenenti a famiglie vulnerabili con minori, singoli e comunità in situazione di necessità temporanea residenti nel Comune di CesenaCesenatico (con associazione tra il cielo e il mare), Gambettola, Gatteo, Savignano sul Rubicone (con Var Volontari aiuto ragazzi) Mercato Saraceno, Sarsina (con Misericordia) e Bagno di Romagna (con Banco di solidarietà Flora Camagni). L’associazione collabora con altre associazioni, gruppi Caritas e San Vincenzo de Paoli che conoscono i bisogni sociali del territorio e con servizi sociali di Unione Valle Savio e Rubicone Costa. 

"Le persone aiutate sono anziani, famiglie di stranieri e italiani in situazione di vulnerabilità, seguite da una coppia di volontari, in grado di valutare la permanenza dell’effettivo situazione di bisogno a attivare varie forme di aiuto tra cui quello relazionale - prosegue Bravin -.  Anche a seguito della pandemia da Covid stiamo registrando un incremento delle situazioni di bisogno e delle richieste di aiuto con una significativa evoluzione delle tipologie di povertà anche a causa dei costi di affitti ed utenze. Sono aumentate le famiglie che pur non essendo mai state definite povere, si trovano ora, per vari motivi, a non riuscire più a far quadrare i conti, ad arrivare alla fine del mese, cioè a sostenere il costo della vita quotidiana: tale condizione di bisogno pone le basi di un disagio che, se non adeguatamente sostenuto, può divenire cronico, consolidando situazioni di vera e propria indigenza". 

"Attraverso l’accompagnamento delle famiglie - conclude Bravin - vogliamo prevenire l’esclusione sociale e attivare forme di mobilitazione delle risorse personali di chi si trova ad affrontare un periodo particolarmente difficile (ad esempio commercianti, lavoratori stagionali, lavoratori precari) con sostegni diretti e supporti alla formazione professionale e alla ricerca del lavoro. Cerchiamo di offrire un aiuto concreto che, lungi dal pretendere di essere risolutivo delle criticità sofferte dalle persone che incontriamo, vuole rappresentare un sostegno materiale ed umano a chi sta attraversando un particolare momento di difficoltà. Il rapporto personale dei volontari con gli assistiti favorisce un rapporto umano solidale: condividere il bisogno materiale è per noi l’occasione per condividere anche le domande di significato sulla vita".

All'incontro di questa mattina hanno partecipato anche Milena Piraccini della San Vincenzo de Paoli, Tania Mariani dell'associazione Papa Giovanni XXIII, Filippo Buratti per le parrocchie di Martorano-Ronta-San Martino in fiume e Carla Benelli della Caritas della parrocchia di San Paolo (Cesena). 

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