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Confartigianato Cesena interviene sull'ipotesi di soppressione di una delle sedi della Motorizzazione civile

"Il vero problema sono servizi efficienti e tempestivi"

La sede della Motorizzazione civile di Cesena (Google maps)

Si torna a paventare la soppressione di una delle due sedi territoriali della Motorizzazione civile, e sembra sia quella di Forlì a dover essere sacrificata sull’altare del risparmio e della ottimizzazione dei costi. Lo segnala con una nota giunta in redazione, Confartigianato Cesena.

"Alla larga da egoismi e sollievi campanilistici - si legge nella nota - al gruppo di presidenza Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Marcello Grassi e Daniela Pedduzza) sta a cuore ribadire il vero problema:  vale a dire l’efficienza e della tempestività dei servizi erogati delle motorizzazioni civili. Negli ultimi anni, complici la spending rewiew nella pubblica amministrazione e norme di sicurezza degli autoveicoli sempre più vincolistiche, i problemi di organici delle Motorizzazioni civili ne hanno condizionato non poco l’operatività, anche quella della Motorizzazione di Forlì-Cesena".

"In numerose occasioni - prosegue il documento - sollecitati da imprese del territorio, Confartigianato, come le altre organizzazioni, è dovuta intervenire nei confronti delle istituzioni regionali e nazionali a supporto della nostra Motorizzazione Civile indebolita dalla diminuzione di personale e di tecnici specializzati nell’erogazione di servizi specialistici, quali collaudi e revisioni. Ciò ha provocato disagi con forte impatto in una realtà imprenditoriale locale di rilievo, con tutta la filiera dei produttori di telai, furgonature e cassonati e dell’autotrasporto merci e persone. La questione è evidente: se i tempi di risposta su questi servizi sono più veloci in altri territori, se ne avvantaggiano i altri competitori a cui i committenti di commesse possono rivolgersi".

"A Forlì-Cesena da tempo le lungaggini si ripresentano, dopo interventi effettuati in emergenza. E il periodo della pandemia non ha facilitato il rapporto con il personale delle Mctc,  a causa del distanziamento e dello smart-working. Né la disponibilità personale del direttore della Motorizzazione Forlì-Cesena e del personale, a cui ci si rivolge per limitare i disagi,  pur generosa è sufficiente a tappare le falle di un'amministrazione pubblica che deve essere nelle condizioni strutturali di erogare servizi ben più puntuali ed efficienti. A scanso di equivoci: la problematica non guarda solo il nostro territorio, ma anche tante altre Province, alcune con tempi lunghissimi di attesa, e il mal comune non provoca  mezzo gaudio". 

"C’è infine un aspetto centrale che Confartigianato non si capacita del perché non venga preso nella dovuta tempestiva considerazione - concludono Ruffilli, Grassi e Pedduzza -. Visto che che alcuni servizi possono essere erogati in maniera efficiente da operatori privati, sgravando la pubblica amministrazione, che senso ha non prenderli in considerazione per porre fine alle lungaggini burocratiche e ritardi che stanno ostacolando il decollo delle revisioni sugli autoveicoli pesanti effettuati da centri di revisione privati, sul modello delle autovetture? Gli ultimi Governi hanno avviato il processo, che però ancora non si è concretizzato. La politica su questa questione
si muova e faccia vedere di che pasta è fatta!" 

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