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Coronavirus, attivazione del centro operativo intercomunale e numero telefonico dedicato

Una sala operativa unica per i sei Comuni dell’Unione Valle Savio per affrontare e contenere l’emergenza sanitaria

Nella foto, un momento della conferenza stampa di oggi

Un messaggio di serenità e coesione per contrastare allarmismi e panico ingiustificati. Con queste parole il sindaco Enzo Lattuca ha aperto la conferenza stampa che oggi pomeriggio si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Cesena alla presenza di membri della giunta e dei sindaci della Valle Savio per informare congiuntamente sulla situazione corrente e sulle azioni predisposte.                                     

“Attualmente, non ci sono casi di contagio nei territori di competenza dell’Ausl Romagna – riporta il primo cittadino e presidente dell’Unione Comuni Valle Savio – ma il laboratorio Ausl di Pievesestina si sta attrezzando per analizzare in zona i prelievi di tampone effettuati che, quando opportuno, possono essere eseguiti anche a domicilio”.

A seguito dell’ordinanza emanata dal Ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione Emilia-Romagna sulle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019 è stata disposta l’attivazione temporanea del Centro operativo intercomunale (Coi) per coordinare l’attività di Protezione civile dei Centri operativi comunali (Coc) già convocati da ciascun Comune dell’Unione Valle del Savio, come previsto dal piano di Protezione civile. La gestione dell’emergenza potrà essere condotta all’interno del Coi, cui faranno riferimento tutte le risorse umane indicate come da individuazione all’interno del Piano intercomunale di Protezione civile.

Nell’illustrare il piano operativo, il responsabile del settore Ambiente e Protezione civile del Comune di Cesena, Paolo Carini, ha precisato: “Pur non trovandoci di fronte a una calamità naturale, è stato utilizzato lo stesso protocollo d’intervento che prevede uno schema ordinato per azioni coordinate e una comunicazione corretta e puntuale, in contatto costante con l’Ausl e gli altri enti interessati”.

Oltre al Coi, è operativo anche un numero telefonico comunale attivo negli orari d’ufficio (Tel. 0547 603555, lunedì-venerdì ore 8-13,30 e dalle 14 alle 18 martedì e giovedì) per informazioni in relazione all'applicazione locale dell’ordinanza, mentre per i quesiti di ordine generale sul tema del Coronavirus 2019, resta attivo il numero 1500 creato dal Ministero della Salute. “Sono già una sessantina – prosegue Carini – le telefonate giunte, arrivate da associazioni sportive e culturali ma anche da medici".

Entrando nello specifico riguardo alle direttive che il presidente della Regione Bonaccini e il ministro Speranza hanno indicato fino a domenica prossima, Lattuca ha precisato che la chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, salvo la formazione didattica svolta a distanza, include la sospensione della attività sportive all’interno delle palestre scolastiche, ma non in quelle private. Inoltre, l’interruzione di ogni evento di aggregazione in luogo pubblico o privato comprende la chiusura al pubblico di musei, cinema, teatri e luoghi della cultura, specificando però che gli allenamenti possono proseguire e le biblioteche restano aperte. “Le attività comunali continuano - dice ancora il sindaco - compreso lo sportello al cittadino chiuso in via precauzionale solo oggi. Come pure l’operatività dei centri diurni e dei centri sociali occupazioni, con la precauzione di compartimentare l’accesso in caso di strutture residenziali contigue”.

Salvo aggravamento della situazione, viene confermato anche il normale svolgimento dei mercati ordinari e di tutte le mansioni economiche e dei pubblici esercizi.

“Ieri sera si sono riunite le amministrazioni. Stamattina abbiamo incontrato le associazioni di categoria e i sindacati e domani saremo in prefettura per un confronto provinciale – continua Lattuca – in modo da procedere uniti e affrontare le inevitabili ripercussioni sulle attività sociali ed economiche che non mancheranno e a cui occorrerà rispondere con misure normative ad hoc poiché gli ammortizzatori sociali sappiamo già che da soli non basteranno. Si dovranno adottare misure straordinarie per le imprese”.

Riguardo ai supermercati presi d’assalto per l’approvvigionamento di cibo, Lattuca conclude: “Non c'è un'emergenza provviste e i rifornimenti continuano normalmente. Siamo di fronte a misure intensamente precauzionali per contrastare la diffusione del virus che si può considerare una forma influenzale i cui soggetti più a rischio sono gli anziani, ma con una percentuale di mortalità bassa, sul 5 per cento”.

Infine, in controtendenza, confida il primo cittadino: “Abbiamo deciso di non acquistare le mascherine perché, in questa situazione, secondo l’Ausl non sono necessarie per ridurre il contagio”.

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