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Coronavirus. La lettera di un medico: "Dentro di me c'è la morte. La morte di tutti quei colleghi deceduti. Leggo i loro nomi. Le loro date di nascita... e penso ai genitori, alle vedove, agli orfani..."
"Come medico - scrive la dottoressa - penso a tutte le vite che non siamo riusciti a salvare. Al modo orrendo in cui questi pazienti muoiono e vengono sepolti. Soli. Per ognuna delle persone che ricordo prego, tutti i giorni. E prego per noi, perché Dio non ci abbandoni"
Pubblichiamo lo scritto di un medico geriatra cesenate, Raffaella Piraccini, che opera all'interno di una casa di riposo per anziani.
Ecco la sua lettera-confessione-sfogo.
Caro direttore, sono triste. Mi occupo dei miei “ vecchietti”. Da più di un mese nessuno di loro riceve visite. Chi vedeva un parente tutti i giorni, chi aspettava la domenica per abbracciare un figlio, un nipote, un fratello . Li aiuto come posso. Rido, scherzo, canto, li ascolto e li rassicuro. Molti di loro hanno paura. Dentro di me, come medico, c’è la morte.
La morte di tutti i miei colleghi deceduti. Leggo i loro nomi. La loro data di nascita... e penso ai genitori, alle vedove, agli orfani che lasciano morendo sul lavoro. Non si dovrebbe morire sul lavoro. Il lavoro è un diritto che ognuno di noi ha. E' un dovere per molti di noi. Per loro è una missione. Hanno fatto un giuramento al quale non sono venuti meno a costo della propria vita. E per ognuno di loro porto una ferita. Immagino i loro volti, le loro famiglie e prego. Prego per la loro pace in cielo e per la pace dei loro parenti in terra.
Come medico penso a tutte le vite che non siamo riusciti a salvare. Al modo orrendo in cui questi pazienti muoiono e vengono sepolti. Soli. I loro familiari piangono un parente che non hanno potuto tenere per mano, che non hanno potuto salutare. Per ultimo come medico penso ai miei colleghi sopravvissuti, al lavoro tutti i giorni, lontano dalle famiglie, lontano dagli affetti, con gli occhi pieni di morte.
Quando tutto questo finirà a loro rimarranno non poche ferite che non guariranno mai.
Per ognuna delle persone che ho nominato prego, tutti i giorni. E prego per noi, perché Dio non ci abbandoni.
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