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Disturbata con violenza una serata su Zoom del Campo della stella

È accaduto per la seconda volta in pochi giorni. Il commento del professor Leonardo Lugaresi, relatore dell'incontro di ieri sera su Dante: "Assenza di ragioni, cioè assenza di ragione"

Disturbata con violenza una serata su Zoom del Campo della stella

"Gli zombi che sono tra noi". Così commenta il professor Leonardo Lugaresi sul suo blog la nuova intromissione online avvenuta ieri durante un incontro su Dante promosso dal centro culturale "Il campo della stella".

Sono rimasti sbalorditi quanti si erano collegati sulla piattaforma Zoom per seguire la serata. Dopo un episodio simile avvenuto venerdì scorso quando si parlava di tutela della vita nelle sue fasi terminali, presente il dottor Marco Maltoni come ospite, i più pensavano che l'accaduto non si sarebbe ripetuto. Invece l'incursione violenta si è verificata di nuovo.

Ha fatto presto la presidente Ombretta Sternini ad avvisare diversi presenti del trasloco su un altro link. Comunque diversi sono rimasti esclusi dalla serata, come scrive il professor Lugaresi nel suo commento che si può leggere nella sua versione integrale al link qui sotto.

https://leonardolugaresi.wordpress.com/

"Nel gesto violento di qualcuno - scrive tra l'altro Lugaresi nel suo blog - che ti vuole impedire di affermare un valore che egli disconosce puoi ancora intravedere il barlume di un attaccamento ad un bene, sia pure malamente inteso. Se vuoi impedirmi di esporre la dottrina della chiesa sull’eutanasia, forse è perché credi che l’eutanasia sia una buona cosa. La tua violenza allora è simile, in un certo senso, a quella del rapinatore che pensa al suo bottino, al porco che brama di mettere le mani sulla carne altrui, al tossico che agogna la sua dose. Perversioni, ma ancora perversioni di un bene perduto e malcercato. Cose brutte, ma ancora, in un certo senso, umane: di quel “legno storto” che l’uomo è".

Qui invece siamo un passo oltre verso l’abisso del nulla - aggiunge Lugaresi -. La banalità della cosa – anche l’episodio di ieri sera è minimo – non deve farci velo: è come distruggere una panchina o un gioco per bambini ai giardini pubblici; far del male a una bestiola; gettare sassi da un cavalcavia; dare fuoco ad un clochardLa scala di gravità oggettiva può essere diversissima, ma la qualità soggettiva del gesto è identica e ciò che la definisce è la totale assenza di ragioni (persino di cattive ragioni). Assenza di ragioni, cioè assenza di ragione.

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