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Regionali 2020

Elezioni regionali, la Lega punta su candidati d’esperienza

Tre candidati diversi, per storia e profili professionali, ma con un doppio filo a unirli: sono tutti espressione della società civile e con esperienze amministrative. Si tratta della squadra messa in campo dalla Lega Romagna per le elezioni regionali, presentata oggi alla stampa dal segretario Jacopo Morrone affiancato dalla consigliera Antonella Celletti

Elezioni regionali, la Lega punta su candidati d’esperienza

Tre candidati diversi, per storia e profili professionali, ma con un doppio filo a unirli: sono tutti espressione della società civile e con esperienze amministrative a livello locale.

Si tratta della squadra del cesenate messa in campo dalla Lega Romagna per le elezioni regionali del 26 gennaio prossimo, presentata oggi alla stampa dal segretario nazionale Jacopo Morrone affiancato dalla consigliera comunale Antonella Celletti.

“Abbiamo Ombretta Farnedi, imprenditrice agricola, ristoratrice attenta alla tradizione, da sei anni consigliere comunale a Mercato Saraceno e fervente leghista. Enrico Sirotti Gaudenzi, avvocato civilista, autore di saggi, da ultimo quello sul codice rosso scritto assieme all’onorevole Morrone, nonché imprenditore agricolo. E Nicola Ravagli, grande conoscitore del territorio, da una decina di anni consigliere comunale a San Mauro e grande oppositore del nulla fatto in quei territori” ha introdotto la Celletti.

Morrone carica a testa bassa contro Bonaccini

Questa è la campagna elettorale del cambiamento, della svolta – ha affermato deciso l’onorevole Morrone – dopo tanti anni passati a cercare di fare bella figura. Questa regione cambierà grazie a Matteo Salvini, a Lucia Borgonzoni e ai tanti candidati cresciuti nell’esperienza amministrativa a livello locale”.

Morrone non è stato tenero con il governo regionale: “La nostra è una Regione bistrattata sempre più dalla sinistra, Bonaccini si è visto molto negli ultimi sei mesi ma non nei quattro anni e mezzo precedenti. I nostri Comuni quando bussavano alla Regione trovavano sempre la porta chiusa. Le nostre candidature hanno voluto prima guardare la meritocrazia, e non come altri ai meriti acquisiti da adepti del Pd modenese”.

Qualche stoccata è stata riservata alla lista del presidente di Regione: “Sulla sanità finalmente un candidato della lista Bonaccini, un professionista che stimo come Vicini, ha detto che serve discontinuità con il passato, smentendo di fatto il presidente. L’Ausl unica di Romagna ha dato problemi e premiato ad oggi l’amico dell’amico. Noi non diciamo che va buttato via tutto, ci sono bravi professionisti, ci sono tante eccellenze ma non difese e valorizzate”.

Attacco ad alzo zero anche sull’economia: “Bonaccini non difende il settore Oil & gas a Ravenna, non difende il distretto calzaturiero a San Mauro Pascoli. Sull’E45 la sinistra non ha mosso un dito, i lavori sono ripartiti solo grazie al precedente governo. Noi abbiamo dimostrato di saper bene governare, anche a livello locale come testimoniano ad esempio Gatteo e Forlì. Sono i piccoli comuni che fanno grande la Romagna. Proprio quei campanili e quelle tradizioni che Bonaccini voleva fondere. Le fusioni sono state un fallimento completo, soldi e tre anni e mezzo buttati. Tutto il sistema delle unioni dei Comuni è da rivedere”.

Tour sul territorio

“Abbiamo Lucia Borgonzoni, una candidata forte, che non ha paura di nulla – ha affermato sicuro Morrone - Siamo un movimento che ha proposte serie. Il nostro segretario Matteo Salvini sarà in tour in Romagna domenica 5 gennaio: visiterà Cesenatico e il presepe sul molo, Gambettola e il suo presepe, Castrocaro e Terra del Sole, Faenza e la sua Nott de bisò, Modigliana e Lugo. Poi spero di riportarlo, già dalla settimana successiva, per fargli visitare la Valle del Savio. Mentre Lucia Borgonzoni si concentrerà più sulle associazioni di categoria e gli incontri con le parti sociali. Come futuro presidente della Regione deve allacciare i contatti con la realtà economiche”.

Nota polemiche sulle cosiddette sardine: “Spero di non dover incontrare più sul cammino del mio segretario e amico le contromanifestazioni. Hanno avuto negli anni tempo, modo e voglia di fare le cose e non le hanno fatte, forse per investire altrove. La Romagna si è sentita abbastanza abbandonata nei cinque anni del governo Bonaccini, possono confermarlo tutte le associazioni di categoria e gli imprenditori”.

Candidati regionali 2020 Lega Romagna
La parola ai candidati locali

Ombretta Farnedi: “La mia parola chiave è territorio e tutela del territorio, cercando di contrastare lo spopolamento della montagna. Vogliamo che anche in collina si possa vivere e non solo sopravvivere, da cittadini di serie A. All’agricoltura e alle zone di montagna non è mai stato dato il rilievo che viene dato, giustamente, dai programmi della Lega. Per l’ambiente vogliamo il fotovoltaico sui tetti, ma non nei campi dato che i pannelli rubano suolo all’agricoltura. Abbiamo poi progetti per un vero chilometro zero e lo sviluppo del biologico, valorizzandoli per tutta la collettività”.

Nicola Ravagli: “Come tecnico dell’edilizia, conosco bene le difficoltà del settore. La burocrazia, da rivedere, si ripercuote non solo sull’edilizia ma su tutti i cittadini e chiunque abbia una attività. Avendo grande presenza sul territorio ci rendiamo conto che c’è uno scollamento tra le richieste che vengono dal basso e le risposte date da chi governa. Tanti operatori economici si sentono davvero abbandonati da chi governa, anche nel turismo, pensiamo ad albergatori e bagnini. La nostra riviera ha infrastrutture carenti: l’aeroporto di Rimini è inadeguato, c’è una superstrada a tratti e una ferrovia che taglia in due le località con un tracciato progettato più di cento anni fa”.

Enrico Sirotti Gaudenzi: “Sono un avvocato specializzato nella tutela del credito e rilevo le enormi difficoltà di accesso ai finanziamenti dei nostri imprenditori. Il settore immobiliare era una perla del territorio romagnolo. Sono dalla parte degli imprenditori agricoli e dei commercianti, un presidio contro la desertificazione e sicurezza. Bisogna adottare politiche dimenticate dalle Amministrazioni targate Pd, che hanno soffocato l’indotto di chi offre posti di lavoro. Servino infrastrutture per il turismo: chi scende da Bologna spesso ci mette più tempo ad arrivare a Cesenatico che nel viaggio fino a Bologna. I miei principi: sicurezza, rilancio del territorio, rilancio dell’economia. Attenzione anche alla sanità: in molti comuni non c’è la possibilità, specie per gli anziani, di curarsi sul luogo”.

L’appello finale

“Abbiamo scelto persone già impegnate in ambiti amministrativi, perché per le Regionali serve esperienza – ha concluso Morrone –. Questa è la battaglia delle battaglie. Siamo certi di poter vincere e per questo abbiamo messo in campo la nostra offerta migliore. Offriremo un cambiamento e una discontinuità netta, specie nel trattamento della Romagna”.

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