Fibra ottica, vecchio scalo merci, barriere antirumore: aggiornamenti dal Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Cesena si è aperto, oggi pomeriggio, con una serie di interpellanze. Tra queste, il quesito sulle azioni relative alla rumorosità treni in zona Fiorita (Gilberto Zoffoli, Popolari per Cesena), l’interpellanza sulla convenzione tra Comune e Open Fiber (Natascia Guiduzzi, Movimento 5 stelle), l’interpellanza sulla riqualificazione dell’ex fabbricato “scalo merci” della stazione di Cesena (Sebastiano Castellucci, Partito democratico).

Treni rumorosi alla Fiorita

In sostanza: il Comune è in contatto con le Ferrovie e con la Regione e sta aspettando che si finisca la progettazione delle opere.

“Il progetto del piano di realizzazione delle opere è in corso – ha spiegato l’assessora alle Politiche ambientali Francesca Lucchi – e sarà possibile rivedere lo stato di fatto acustico prima di dare attuazione alla fase progettuale esecutiva delle opere di mitigazione. Risorse dedicate verranno investite nei prossimi mesi”.

Ex scalo merci stazione ferroviaria

L’area dell’ex scalo merci, accanto alla stazione ferroviario, doveva accogliere la nuova stazione delle autolinee. Ma l’opera, parte del più ampio piano del “Quartiere Europa”, sconta i ritardi dell’intervento privato.

Così il Comune è in contato con Rete ferroviaria italiana (Rfi), che si è detta disponibile a cedere gli immobili al Comune per un’operazione di rigenerazione urbana. Comune e Rfi stanno preparando un accordo di programma per attuare il progetto, da avviare quando i locali saranno liberati dalle attrezzature attuali (spostate entro il prossimo anno nell’ex dopolavoro ferroviario).

In futuro, nell’ex scalo merci troveranno posto, oltre all’autostazione, una velostazione (bike-sharing, parcheggio bici, ciclo-officina, turismo sostenibile su pedali) e un centro aggregativo ed educativo per i giovani.

Rete a fibra ottica

Come è noto il Comune sta sviluppando la propria rete municipale a fibra ottica (Man), destinata alla video sorveglianza e non solo: 140 chilometri di rete, dal centro alle frazioni, con 450 telecamere per la sicurezza. L’arrivo in città di Open Fiber però (società partecipata per metà da Enel e per metà da Cassa depositi e prestiti) vedrà la posa di altri 565 chilometri di cavi in fibra ottica per cablare 35mila unità immobiliari, con un investimento di oltre 13 milioni di euro. Cinquanta punti di accesso Open Fiber saranno aperti gratuitamente al Comune.

L’interpellanza pentastellata ha chiesto se l’intervento di Open Fiber possa comportare risparmi e di che tipo. Risparmi stimati dal vicesindaco Battistini in 85mila euro per il solo costo della fibra (22 chilometri di posa risparmiata) e 300mila euro di opere civili.

Connettere la rete Man a Open Fiber avrà solo dei costi di manutenzione “a chiamata” (400 euro) in caso di disservizi.

In ogni caso mentre Open Fiber metterà la propria Fibra ottica a disposizione dei diversi operatori (la società non si rivolge agli utenti finali), il Comune userà la propria Man solo per scopi pubblici: videosorveglianza, controllo targhe, servizi di controllo del territorio in un’ottica di smart city, connessioni scolastiche, di sedi di quartiere e di edifici pubblici.