Furto Resellzone Cesena: "Siamo già ripartiti"

Un duro colpo lo ha subito Resellzone Cesena, il negozio specializzato nella vendita di sneackers a tiratura limitata e abbigliamento presso la galleria Urtoller. Nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio, tre individui a volto coperto hanno forzato la serratura del punto vendita e rubato un quantitativo di merce importante, recando un danno di diverse decine di migliaia di euro.

“Come ogni mattina ci siamo recati in negozio - spiega uno dei titolari Andrea Battistini -. L’apertura è alle 10, come spesso accade prima mi son fermato al bar per fare colazione. Pensavo fosse uno scherzo, non immaginavo una scena così: se al piano terreno mancavano delle scarpe, il magazzino era totalmente al soqquadro. Dei ladri professionisti hanno preso numerose scarpe lasciando le scatole vuote”.

Non si era inizialmente accorto di nulla il collega Lorenzo Gobbi: “ero arrivato prima di Andrea, sulle 9.30. Non ho notato nulla di sospetto, solo la serranda alzata. Pensavo l'avesse lasciata ‘Batta’. In vetrina non c’era più niente e poi ho visto la serratura bucata. Ho quindi chiamato subito Andrea”.

Allertati i carabinieri, non è stato facile fare la conta degli ammanchi. I più rilevanti sono “le Jordan 1 del 1994, un cimelio da esposizione e non in vendita, le Travis Phantom Jordan 1 (dal valore di 800 euro circa, ndr), le Jordan 1 low Travis Reverse mocha (1400-1500euro, ndr), le Jordan 4 Oreo (600-700 euro, ndr), tutte le Jordan 3 Balvin (500 euro al paio, ndr), in una delle teche c’erano le Jordan 4 X-off white (valutate tra i 1500 e i 2000 euro), le Jordan 4 metallic green (600-700euro di stima, ndr), una delle Air force One in collaborazione con Off-white in negozio esposte singolarmente e le Brooklyn. Dal magazzino invece sono state razziate le Jordan 4 (dai 300 ai 900 euro, ndr)”.

Un danno importante ma che non ha intaccato lo spirito dei due ragazzi. “Dopo aver sporto denuncia - racconta Andrea -, ci siamo messi a sistemare la confusione. Inutile dire come ci siamo sentiti: sottoterra, come se un treno ci fosse passato sopra. Psicologicamente è devastante e riprendersi, ancora oggi, non è facile”. Rincara la dose Lorenzo, soprannominato il ‘Centralino’. “Alcune paia, al di là del costo, hanno un valore affettivo. Oltre al danno economico c’è il danno emotivo. L’assicurazione ce l’abbiamo, ma sembra complicato avere un rimborso. Non avendo i sistemi di sicurezza, come videocamere e allarme, sicuramente troveranno un cavillo per non pagare o darci una cifra simbolica. Il danno sarà quindi a carico nostro”.

Proprio il fatto di non aver sistemi di sicurezza è stato un punto di forza dei tre malviventi, che con zaini e sacche son riusciti a dileguarsi, a volto coperto, in sella a tre biciclette. “È stato il nostro principale errore - commenta rammaricato Andrea -, ne facciamo una nostra colpa. Poi subire un furto è una sfortuna, non ce la siamo cercata. Siamo riusciti un po’ a ricostruire il percorso dei ladri, grazie alle telecamere dei negozi vicini, purtroppo non verranno beccati.  Dagli errori si impara, adesso porteremo la sicurezza al massimo”.

Il grande sconforto e la rabbia lasciano spazio alla voglia di rimettersi in carreggiata da parte di Lorenzo. “Se ne sono andati in 15 minuti; sembra una scherzo. Noi siamo già ripartiti, carichi a mille. Siamo stati chiusi solo giovedì 25”. Con un video di riepilogo e dal grande impatto mediatico sui social, non sono mancati i messaggi di solidarietà ricevuti. “Ci hanno scritto in tanti - conclude così Andrea Battistini -, anche da altre città. Quelle parole ci son servite per andare avanti e non mollare”.