Cesena
stampa

Ucraina-Russia

"I nostri familiari in balia dei bombardamenti e senza acqua"

In prima fila alla manifestazione contro la guerra organizzata ieri dai sindacati Cgil, Cisl e Uil ai giardini Savelli c’erano loro, gli ucraini residenti in città 

Foto Sandra&Urbano

Distanti dal conflitto, ma vicini con il cuore alle famiglie e agli amici in Ucraina, devastate dalle bombe russe. In prima fila alla manifestazione contro la guerra organizzata ieri pomeriggio (cfr pezzo a fianco) dai sindacati Cgil, Cisl e Uil ai giardini Savelli c’erano loro gli ucraini residenti in città che, avvolti nei colori azzurro e giallo, hanno espresso la paura per una situazione terribile e imprevedibile. Ma anche ringraziato per la grande solidarietà ricevuta, non solo a parole.

“La guerra è iniziata nel 2014, quando la Russia ha iniziato a prenderci un po’ di territori alla volta — afferma Tetiana, 39 anni, in Italia dal 2008 —. Siamo un popolo ricco ma forte, con il vostro aiuto stiamo resistendo. Ogni giorno sento al telefono i miei genitori che sono a Ternopil, città al confine con la Polonia non ancora raggiunta dagli attacchi. Non ci aspettavamo questa guerra”.

Da Rimini è giunto a Cesena per dare il suo supporto Artur, 28 enne programmatore originario di Kiev. “In patria ho mio padre, i fratelli, nonna e tanti parenti. La capitale è ormai circondata — dice il giovane ucraino che risiede stabilmente in Italia da dieci anni —. I primi giorni della guerra sono stati terribili. Ho detto ai miei familiari di scappare, li avrei accolti qua, ma hanno deciso di rimanere: gli uomini non possono lasciare il paese e le loro mogli hanno deciso di non lasciarli. Mia cugina di 16 anni è terrorizzata: la notte non riesce a dormire per la paura dei bombardamenti e ha uno zainetto pronto per fuggire”.

Per Artur il Governo di Volodymyr Zelensky, in carica dal maggio 2019, sta interpretato il desiderio del popolo ucraino, quello di aderire all’Unione europea, che è una strada lunga e in salita. “Sappiamo che è Putin che vuole la guerra. Tanti russi si stanno ribellando. Noi e loro siamo come fratelli, si pensi che è a Kiev il fulcro della cultura russa — prosegue . Il rapporto si è incrinato nel 2014, da quando ci è stata portata via la Crimea, ma pensavamo fosse impossibile che scoppiasse la guerra. Sono rimasto molto colpito dalla riposta della comunità internazionale che ci dà speranza: l’umanità ha prevalso sugli interessi economici”.

Un paese, l’Ucraina, che è sempre stato tormentato: “Negli anni ‘30 l’Urss di Stalin tentò di mettere in atto il genocidio del popolo ucraino con l’Holodomor, lo sterminio per fame, causando la morte di milioni di ucraini”, ricorda.

Sta vivendo giorni di angoscia anche Nataly, 46 anni di Tokmak, tra le città sotto attacco dell’esercito russo. “Il momento peggiore della guerra è stato quando per 30 ore non ho avuto notizie dei miei genitori — dichiara —. Da sabato non posso più mettermi in contatto direttamente con loro, ma tramite una rete di amici sono aggiornata. Mio padre di 83 anni è disabile e non può rifugiarsi nei bunker, lui e mia madre sono in balia dei bombardamenti e senza acqua, luce e gas. Vi chiedo di non lasciarci soli in questa guerra che non abbiamo chiesto e che potrebbe eliminare uno stato intero”.

Qui sotto la photogallery della manifestazione, foto di Sandra&Urbano

Ucraina 1 marzo 2022

Creative Commons - attribuzione - condividi allo stesso modo
"I nostri familiari in balia dei bombardamenti e senza acqua"
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento