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Cronaca

Il papà di Noemi Zanella, scomparsa da quasi tre anni: "Inerzia della polizia polacca"

Filippo Zanella è in Polonia da alcuni mesi, dove si sono perse le tracce dell'ex moglie fuggita con la bambina. Presto un "question time" parlamentare

Filippo Zanella in videocollegamento dalla Polonia

Non si rassegna il cesenate Filippo Zanella, padre di Noemi, sparita insieme alla madre polacca da quasi tre anni. In collegamento dalla Polonia, questa mattina, in una conferenza stampa organizzata dal Comune di Cesena, il genitore ha raccontato la drammatica situazione che sta vivendo con il duplice obiettivo di “spingere la polizia polacca a fare qualcosa di più e mantenere un'elevata attenzione dal punto di vista mediatico e politico sul caso”.

“Si tratta di un fatto - ha detto il sindaco Enzo Lattuca - acclarato dalla giustizia internazionale. Non abbiamo una competenza diretta, ma siamo accanto a Filippo perché riteniamo utile tenere alta l’attenzione su questa triste vicenda. Mi sono messo personalmente a disposizione per stringere i contatti con la Farnesina”.

“Confermo l'impegno del Comune di Cesena in questa vicenda - ha sottolineato il padre della bambina -. A differenza di tante sottrazioni, in questo caso, mia figlia è proprio sparita insieme alla madre e nessuno sa se sia viva o morta”.

La bambina di nove anni era scomparsa da Cesena insieme alla mamma il 22 settembre 2021. La madre, con un messaggio, comunicava di essere partita per la Polonia in tutta fretta per andare a trovare la nonna malata. Poi, dopo alcuni mesi, si sono perse le tracce. Il Tribunale dei minori dell’Aia, con duplice sentenza, e il tribunale di Stettino in Polonia hanno tutti riconosciuto il fatto e decretato che la piccola deve tornare in Italia. Per lei c'è anche un ordine di protezione europeo emesso dal gip di Forlì e alla madre è stata tolta la potestà genitoriale.

“Da metà 2022 ho perso ogni contatto - ha continuato Filippo Zanella, che, per seguire il caso, ha chiesto il supporto di tre avvocati e ha lasciato il lavoro di fisioterapista -. A inizio dicembre ho deciso di andare direttamente in Polonia, eseguendo indagini personali, ispezionando i posti in cui può essere stata mia figlia. Ci rimarrò almeno fino all'estate. Stiamo cercando di sollevare la questione. I sequestri internazionali in Polonia sono una piaga. Il problema di questo Paese è l'inerzia delle forze dell’ordine che non stanno cercando mia figlia. In Polonia una madre che nasconde la figlia all'interno del Paese non commette reato e l'obbligo scolastico si può disattendere”.

Per Zanella, “la questione è che non riusciamo a far arrivare la scomparsa a un livello di pericolosità tanto alto da far mettere in moto un piano di ricerca. Abbiamo anche forti dubbi che la famiglia della madre sia implicata”. Anche per questo, ha rivelato infine Zanella, “è allo studio dall'onorevole Alice Buonguerrieri un question time parlamentare sul sequestro di mia figlia”.

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