Il prefetto Corona: "La ratio delle norme di questi giorni è chiara: rimanete a casa"

La prima videoconferenza per la prefettura di Forlì-Cesena. Ed è già una notizia, come ha sottolineato il prefetto Antonio Corona che poco fa ha chiuso l’incontro con i giornalisti del territorio, una decina collegati via internet.

L’occasione è stato il punto della situazione in tema di Coronavirus. Durante l’incontro sono stati ribaditi i concetti chiave dei recenti Dpcm che hanno inteso dare una stretta alla libertà di circolazione dei cittadini per cercare di sconfiggere la diffusione del Covid 19. Su questo punto il prefetto è stato chiarissimo: “Non cerchiamo scappatoie. La ratio della norma è chiara: bisogna stare in casa. A meno che non ci siano i soliti tre motivi ammessi per muoversi: o di salute, o per lavoro o per fare la spesa. Ma non oltre queste necessità. Anche l’attività sportiva viene concessa entro questi limiti. Il divieto diviene assoluto per chi è in quarantena, è contagiato o ha la febbre con più di 37,5 gradi”. E per ogni dubbio, ci sono i siti istituzionali del governo, del ministero dell’Interno e della salute che contengono tutta la casistica possibile.

E’ toccato al dottor Paolo Masperi, direttore del presidio ospedaliero di Forlì, fare il punto sulla situazione contagiati. “In questo momento, verso le 16,30 di oggi, ci sono 43 casi positivi in provincia. Di questi, 24 sono curati presso il domicilio, 20 a Forlì e 4 a Cesena. I ricoverati sono 19. Otto sono cittadini di Forlì (4 in rianimazione a Cesena e 4 nel reparto di malattie infettive a Forlì) e 8 di Cesena, di cui 7 in reparto e uno in rianimazione. In più ci sono tre cittadini extraprovincia ricoverati nel reparto di malattie infettive di Forlì”.

Oltre il decesso avuto ieri, non ci sono altre notizie su questo versante. I tamponi in attesa di esito, ha proseguito il dottor Masperi, “sono 19. Oggi ci sono stati 7 nuovi casi, sei a Forlì e uno a Cesena. Le persone in quarantena sono tra 100 e 120”. E chi finisce in quarantena? “Solo chi è entrato in contatto con qualcuno che poi è risultato positivo al Coronavirus. I contatti dei contatti hanno possibilità pari a zero di venire contagiati”.

In seguito il prefetto ha risposto alle domande dei giornalisti sull’attività delle polizie per il rispetto dei Dpcm firmati da Conte. “A ieri sono stati effettuati 736 controlli, con 13 denunce. E sono stati verificati 490 esercizi commerciali”. Infine ha aggiunto: “Anche all’interno dello stesso territorio comunale occorre avere una delle tre solite motivazioni per muoversi. No ad attività fisica fuori dal proprio territorio, anche se a distanza di sicurezza. Sì, perchè occorre sempre avere ben presente per quale motivo stiamo facendo tutto questo”.