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Il preside Domenichini parla del suo secondo romanzo, dedicato al perdono

Appuntamento con la presentazione del volume oggi alle 17 nell'aula magna della biblioteca Malatestiana

Nella foto, la copertina del libro di Giancarlo Domenichini

Dopo l’esordio di due anni fa con “Le circostanze avverse”, romanzo che poneva l’attenzione sulle domande che sorgono in ognuno di noi davanti alle difficoltà dell’esistenza, Giancarlo Domenichini, già preside in città del liceo "Monti", torna con un nuovo lavoro il titolo del quale rivela già in qualche modo il tema di fondo: “Ricordati di perdonarmi”. Il volume viene presentato oggi pomeriggio alle 17 nell'aula magna della biblioteca Malatestiana. L’incontro, a ingresso libero, sarà introdotto da Leonardo Belli. Dialogherà con l’autore Gianfranco Lauretano. Alcuni brani del romanzo saranno letti da Denis Presepi.

In vista dell'appuntamento odierno, all'autore abbiamo rivolto alcune domande.

Preside Domenichini, quale personaggio invoca perdono, rivolgendosi a chi?

La richiesta di perdono è un grido comune di molte figure presenti in questa storia. D’altra parte è il segno più sicuro, la prova evidente dell’amore di qualcuno nei nostri confronti.

Molti personaggi, ma chi è il protagonista della storia?

I personaggi principali sono due fratelli, rivali fin da piccoli a causa del loro desiderio di essere amati e apprezzati dalla madre, troppo presa dall’ansia per il loro futuro e preoccupata per le proprie condizioni di salute. Le successive vicende della famiglia e il senso di colpa conseguenza di alcuni episodi drammatici li separerà per un lungo periodo della loro vita. Solo riconoscere la presenza del padre, sempre pronto a perdonarli e desideroso di accoglierli, potrebbe placare il loro disagio esistenziale. L’uno protagonista e l’altro antagonista, con il padre che vorrebbe vederli riappacificati e ansioso di incontrare, almeno un’ultima volta, quello più giovane che se ne è fuggito lontano.

Una sorta di figliol prodigo?

Sì, il riferimento è corretto, anche se il punto di vista proposto dallo svolgimento del racconto è quello del fratello che resta accanto al padre. L’altro è un figlio prodigo che andandosene ha sprecato un’eredità di affetti, non il denaro, perché la famiglia non naviga nell’abbondanza. La lontananza non gli strappa i ricordi della vita trascorsa nel modesto quartiere dove è nato e cresciuto. I suoi ricordi, insieme a quelli del fratello e del padre, riempiono le pagine del libro di episodi e di personaggi minori, tutti accomunati dalla continua ricerca di una condizione migliore, in ultimo della felicità, un desiderio vitale e tanto profondo da dare origine a diversi fatti, drammatici, leggeri, talvolta buffi.

In quali luoghi è ambientato il romanzo e in quale epoca?

Oltre alle diverse città in giro per il mondo nelle quali vive e lavora il figlio che se ne è andato, le vicende si svolgono nella periferia di una imprecisata città immersa nella campagna romagnola. I ricordi dei protagonisti accompagnano la crescita dei due fratelli dagli anni ’50 fino a giungere ai nostri anni, quando la vicenda si conclude.

Quale percorso è previsto per questo libro?

In accordo con la casa editrice (CartaCanta) “Ricordati di perdonarmi” è iscritto al ‘Premio Comisso’ e parteciperà al ‘Campiello’. Probabilmente sarà al Salone di Torino in maggio e alla Fiera dell’Editoria di Roma, a fine anno.

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