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Iniezione di liquidità per Cesena Fiera

La società emetterà nuove azioni da sottoscrivere entro marzo 2021. Aumento di capitale da 350mila euro

Convegno nella sala 3 papi di Cesena Fiera - Foto d'archivio

Per uscire dalla crisi causata dalla pandemia, arriva per Cesena Fiera un’iniezione di liquidità. Il Consiglio di amministrazione della società che gestisce i padiglioni fieristici di Pievesestina e organizza il Macfrut, fiera tra le più importanti di settore a livello mondiale, propone un aumento di capitale di 350mila euro tramite l’emissione di nuove azioni (dal sovrapprezzo di 0,77 euro ciascuna), da sottoscrivere entro marzo 2021, che sarà votato dall’assemblea straordinaria dei soci il 23 dicembre. Nello specifico, si tratta di 140mila euro azioni Categoria Enti e 210mila azioni ordinarie.

Il Comune di Cesena detiene una quota del 32,31 per cento (la partecipazione pubblica complessiva all’interno della società è del 40 per cento), pari a 646.146 euro dell’attuale capitale di 2 milioni di euro, e dovrà così sborsare altri 200 mila euro per l’acquisto di nuove azioni, al fine di non diluire la percentuale attuale. Inoltre ha concesso fino al 2040 il diritto d’uso dell’immobile adibito a centro fieristico.

La proposta sarà discussa nella commissione consiliare in programma questa sera e, prima della votazione nel prossimo Consiglio comunale, il Comune di Cesena ha avviato una consultazione pubblica.

L’aumento di capitale si rende necessario per non aggravare la situazione finanziaria di Cesena Fiera: ridurre l’indebitamento, sostenere gli investimenti necessari al superamento della crisi e supportare la fase di rilancio, con l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario nell’arco di un triennio.

Lo scorso marzo con la diffusione dell’emergenza sanitaria, l’attività fieristica e convegnistica nazionale era stata sospesa. Oltre ad annullare tutte le iniziative previste e il rinvio al 2021 di Macfrut (che genera l’80 per cento del fatturato totale), la società presieduta da Renzo Piraccini aveva, con la chiusura degli uffici, attivato gli ammortizzatori sociali.

Cesena Fiera ha reagito alle difficoltà organizzando a settembre ‘Macfrut digital’’, la prima manifestazione fieristica virtuale nel settore ortofrutticolo, con risultati soddisfacenti, producendo un fatturato di circa 700mila euro. La situazione si è ulteriormente aggravata con le nuove restrizioni introdotte da ottobre. Una volta superata la fase emergenziale e tornando all’organizzazione a pieno regime di Macfrut, la fiera di Cesena punta a un sostanziale recupero delle performance storiche per il 2023.

Prima dello scoppio della pandemia, la situazione economica e finanziaria della società era equilibrata e in progressivo miglioramento. Negli ultimi anni è passata da un fatturato di 2,946 milioni di euro del 2014 a 5,260 milioni di euro nel 2019. Nell’ultimo quinquennio ha investito complessivamente 4,280 milioni di euro nella ristrutturazione dei padiglioni e delle sale convegni, la realizzazione del nuovo Centro polifunzionale e della Città del Gusto, la riqualificazione delle aree esterne e dei parcheggi.

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