L’Ordine dei commercialisti incontra la direzione di Bper

Si è svolto nei giorni scorsi presso la sede amministrativa di Bper a Cesena, un incontro tra i referenti dell’Ordine dei Dottori commercialisti di Forlì, dell’Unione giovani commercialisti di Forlì-Cesena, e dell’istituto di credito tra i primi gruppi bancari in Italia. Al centro, i rapporti con il mondo delle imprese e i professionisti.

In una nota inviata in redazione il presidente dell’Ordine Pier Domenico Ricci sottolinea l’attenzione dell’Ordine nel cercare di velocizzare e semplificare i rapporti fra istituti bancari e i loro clienti, che spesso necessitano di competenze tecniche elevate che sono fornite proprio dai dottori commercialisti.

“La crescente complessità del mercato moderno implica una maggiore connessione tra aziende e settore del credito - evidenzia Francesco Mondardini, presidente dell’Unione -. Siamo soddisfatti nell’aver incontrato un orecchio teso alle nostre istanze da parte di Bper. Il nostro obiettivo è di agevolare il mondo dei professionisti e in modo indiretto quello delle imprese che ogni giorno scelgono di affidarsi ai commercialisti. Abbiamo inoltre concordato con Bper una convenzione in grado di agevolare in particolar modo il giovane professionista che necessita di accedere a servizi bancari a tariffe agevolate”.

Altre considerazioni sono arrivate da Manuel Titi, membro del direttivo dell’Unione: “La visita aziendale presso la direzione area Romagna in Cesena di Bper Banca, terzo gruppo bancario nazionale, ha rappresentato un proficuo punto di partenza per il rafforzamento del legame tra dottori commercialisti, in particolar modo giovani, e il mondo bancario. Grazie alla disponibilità del dottor Fabrizio Foschini, responsabile territoriale Romagna e del suo staff di direzione, i giovani professionisti hanno potuto comprendere più nel dettaglio la rilevanza di Bper sul territorio e le potenzialità che tale banca può offrire verso i professionisti e i loro clienti. L’auspicio è che tale primo incontro possa gettare le basi per un rafforzamento della collaborazione tra i professionisti e l’istituto bancario, per favorire la diffusione della conoscenza di come la banca possa sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria locale, per il tramite di una figura qualificata come quella del dottore commercialista”.