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Lirica

La Traviata al Bonci è Raffaella Battistini

Il soprano cesenate Raffaella Battistini sarà Violetta nella Traviata di Giuseppe Verdi in programma venerdì 8 dicembre al teatro Bonci.

La Traviata al Bonci è Raffaella Battistini

“Complessa e difficilissima da cantare, solo l’inarrivabile Maria Callas ne sapeva eseguire egregiamente tutti e tre gli atti, eppure tutti i soprani del mondo vorrebbero essere Traviata”.

Così oggi in conferenza stampa il soprano cesenate Raffaella Battistini presentando Traviata di Giuseppe Verdi in programma al teatro Bonci venerdì 8 dicembre alle 21. Con lei Andrea Leoni, presidente dell’associazione “La Pomme” che promuove l’evento in collaborazione con il coro M. Callas di Cesena, il Comune di Cesena e Emilia Romagna Teatri.
“È bello mantenere viva la possibilità di ospitare l’opera per un teatro come il nostro  – ha detto il direttore del Bonci Franco Pollini – nato per l’opera e che si auspica  possa tornare ad essere il tempio della lirica che era”.

“Ci abbiamo creduto tanto in questo evento che abbiamo voluto insieme all’Amministrazione Comunale e all’assessore Castorri” – ha detto Raffaella Battistini, visibilmente orgogliosa di poter portare il personaggio dell’opera verdiana a casa propria dopo averlo interpretato tante volte, di recente anche a Sarsina la scorsa estate e lo scorso 4 novembre a Lecco.

“Traviata l’abbiamo vista mille volte ovunque. Portarla a Cesena non è stato facile ma lo abbiamo voluto fortemente. Il regista Alberto Umbrella ci offrirà una versione classica, come voleva il Verdi, semplicemente, valorizzando la trama dell’opera”.

Tre atti, di cui il secondo diviso in due quadri, con scenografie d’effetto diverse per ogni quadro, costumi  importanti realizzati da  Maria Teresa Nanni appositamente per l’occasione, un direttore di fama internazionale quale il maestro Maurizio Colasanti a dirigere la consolidata Orchestra città di Ferrara. Questa la carta d’identità dell’evento che vedrà in scena due cori, il Galli di Rimini con 65 elementi diretti dal maestro Matteo Salvemini e Callas di Cesena con 40 elementi guidati dal maestro Lorenzo Lucchi. Raffaella Battistini nei panni di Violetta, sarà la protagonista. Nel cast, di altissimo livello, anche artisti locali quali la riminese Chiara Mazzei (Annina) e il tenore cesenate Paolo Gabellini (Gastone). Con loro Sara Piola (Flora), Roberto Iuliano (Alfredo), Giulio Boschetti (Giorgio), Lorenzo Barbieri (barone Douphol), Luca Gallo (marchese D’Obligny) e Daniele Biccirè   (dottor Grenvil). E ancora si esibiranno sul palco 10 ballerini del corpo di ballo “Tersicore Artescenica Ravenna su coreografie di Paola Saggin e una ventina di ragazzi delle scuole medie “Anna Frank”, e Plauto di Cesena e della scuola di San Giorgio che faranno le comparse, nell’ormai tradizionale collaborazione fra le scuole del territorio ed il teatro.

Un allestimento imponente per l’opera più vista al mondo “perché la più bella e anche la più difficile da interpretare per un soprano” ha rimarcato più volte Raffaella Battistini commuovendosi al ricordo del padre Giovanni, direttore del coro “Maria Callas”, morto lo scorso 6 giugno. “Quando lo seppi ero impegnata in “Cavalleria” ma morii dentro. Da allora non canto più quell’opera”.

“Per la prima volta – ha detto Andrea Leoni – arriviamo a questo appuntamento con l’opera senza Giovanni, che ne era un grande sostenitore. Il nostro obiettivo è avvicinare chi non conosce questo genere d’arte e se anche le spese non dovessero interamente rientrare, lo avremmo raggiunto comunque”.

La Traviata è una delle opere più famose e belle di Giuseppe Verdi, scritta su libretto di Francesco Maria Piave, si compone di tre atti ed è tratto dalla pièce teatrale “La signora delle camelie”, scritta dall’ autore francese Alexander Dumas (figlio); quest’opera verdiana, assieme a “Il trovatore” e a Rigoletto,  fa parte della cosiddetta “trilogia popolare”. La prima rappresentazione teatrale de La traviata, avvenne al Teatro La Fenice di Venezia, nel giorno 6 marzo 1853; in tale occasione, tuttavia, a causa soprattutto di interpreti non di adeguato livello e a causa della scabrosità dei temi, la rappresentazione si rivelò un fiasco totale. Venne ripresa comunque il 15 maggio 1854 quando ottenne il meritato successo.

La biglietteria presso il botteghino del Bonci è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19. Il giorno dello spettacolo dalle 20 (tel. 0547355959). Costo del biglietto: intero 35 euro, ridotto 30 euro, loggione 28 euro.

Mariaelena Forti

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