"La fantasia non va in quarantena: ogni giorno una storia". La zanzara presuntuosa e il saggio Gerride

Proseguiamo con le favole che ci accompagneranno per qualche tempo. Sono state scritte in questo periodo di quarantena dagli studenti della classe 1as del liceo Monti, coordinati dalla professoressa Alessandra Tesei.

Il testo di oggi, dal titolo "La zanzara presuntuosa e il saggio Gerride" a cura di Matilda Rossi.

Intorno al lago si aggirava sempre una fastidiosa zanzara. Era solita disturbare qualsiasi animale si trovasse nelle sue vicinanze. “Signora Libellula, attenta a dove ti posi con quei pali che hai al posto delle ali! zzzzz”, “E tu, zzz, signora Farfalla non vorrai fare la vanitosa solo per i colori che indossi! zzzzzzz”. 

Tutti gli animali la consideravano opprimente, odiosa e ficcanaso. 

Un giorno, arrivò nei pressi del lago il signor Gerride, in cerca di cibo. La zanzara, cauta e guardinga, si avvicinò per osservare il nuovo arrivato. Non perse troppo tempo e disse:“Scusi messere, qual buon vento la porta qui? zzzzz. Cosa sei, uno spettacolo da baraccone? Attento a non scivolare in acqua, potresti farti male! zzzzzz”. E proprio mentre stava per andarsene, il Gerride la sorprese con parole singolari e inaspettate: “Tu che tratti gli animali del lago con impertinenza e arroganza passerai una vita solitaria, in preda alla tristezza e all’angoscia”. La zanzara rimase pietrificata e, in quel momento di distrazione, viene ingoiata da una rana. 

La favola ci insegna che la vita è troppo preziosa per passarla a criticare o deridere gli altri, pensando di essere migliori.