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La stoviglioteca fa litigare i partiti

Botta e risposta tra Italia Viva, Pd e Fondamenta Cesena

In foto Tommaso Pirini

Il coordinatore provinciale di Italia Viva critica la nuova iniziativa del Comune. “Davvero quei 28mila euro non potevano essere spesi in maniera più oculata?”, afferma Tommaso Pirini riferendosi alla stoviglioteca, servizio di prestito di stoviglie per feste e pic nic, per evitare lo spreco di plastica a favore dell'ambiente, finanziato da Atesir con 28.500 euro. 

“In un territorio funestato, un anno fa, dalla più disastrosa alluvione del secolo - spiega Pirini - con tante emergenze ambientali ed i cambiamenti climatici sullo sfondo, il Comune di Cesena che fa? S’inventa una ‘stoviglioteca’ per rendere sostenibili le cene tra amici. Un po’ come curare una metastasi con un panno caldo”. 

Secondo Pirini “spendere quasi 30mila euro di fondi pubblici per una trovata del genere ci pare davvero una presa in giro. Quei soldi, infatti, potevano essere utilizzati in maniera più oculata, ad esempio abbassando le tariffe dei rifiuti per i cittadini più virtuosi. Invece, anziché insistere sulle campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata e per promuovere la cultura del riciclo, l’assessora Lucchi partorisce questa idea geniale che, secondo lei, dovrebbe salvare l’ambiente". 

"Ora, capiamo che durante la campagna elettorale ogni pretesto é buono per finire sui giornali, ma la ‘stoviglioteca’ non può essere una risposta seria a chi oggi, legittimamente, reclama la messa in sicurezza del territorio... ”.

"Pirini afferma che ogni pretesto è buono per finire sui giornali - ribatte il Pd tramite comunicato stampa - riferendosi all’Amministrazione comunale, ma tale dinamica sembra più riferibile allo stesso Pirini e all'insieme di liste che supportano la candidatura di Marco Giangrandi. Crediamo invece che prima di parlare per segnalare la propria presenza farebbe bene a informarsi: le risorse impegnate nel progetto della Stoviglioteca derivano da un bando destinato esclusivamente alla realizzazione di nuove progettualità per la riduzione della produzione di rifiuti. Non sarebbero potute, quindi, essere usate se non per progetti di questo tipo.  

Il progetto della Stoviglioteca costituisce uno dei molti tasselli di una strategia, progressivamente realizzata in questi anni, per rendere Cesena Plastic Free"

Il comunicato prosegue quindi con alcuni esempi come l'installazione di 80 erogatori di acqua con distribuzione di oltre 20.000 borracce a tutti gli studenti, l’acquisto di stoviglie di ceramica nelle mense scolastiche e di quasi 10.000 posate riutilizzabili e l'inserimento nei bagni delle scuole di 55 asciugatori ad aria, al posto delle salviette di carta, evitando così la produzione di notevoli quantità di rifiuti.  E ancora, l'acquisto dei pannolini lavabili che il Consultorio familiare distribuisce a tutte le famiglie che, recandosi al punto vaccinale col proprio bimbo o bimba, aderiscono all’iniziativa  e l'installazione di cinque case dell’acqua" 

"È già stato determinato anche dall'Unione Europea il netto abbandono della plastica usa e getta, anche attraverso Direttive e Regolamenti ad hoc - commenta Fondamenta Cesena, intervenendo a sua volta sulla questione tramite comunicato stampa -. Non solo: la sostituzione di piatti, posate e bicchieri di plastica usa e getta con altri in materiale compostabile, non risolve il grande tema della riduzione della produzione di oggetti, di materiali, di energia. Proprio in questo senso ampio dev'essere salutata con favore la nuova Stoviglioteca: un'occasione, finalmente, per fare della riduzione di sprechi e del riuso di oggetti il faro, anche più del riciclo.Se davvero viene ritenuta tardiva e insufficiente l'iniziativa, perché non è stata da loro proposta prima? E quali altre iniziative propongono?Ad esempio, nell’ottica della sostenibilità ambientale e dell’educazione ecologista rivolta alle nuove generazioni, noi proponiamo anche la predilezione dei menù scolastici con pasti a maggioranza vegetale, insieme a campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza sui danni causati dal settore zootecnico.Lo scopo principale è ben chiaro a tutte e tutti, così come la sua urgenza: diminuire drasticamente gli inquinanti fino ad azzerarli, per il benessere, la salute e la vivibilità di tutta la popolazione...Invitiamo tutte le forze politiche a proporre più che criticare col solo fine, pare, di fare rumore, più che di costruire soluzioni".

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