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Storiografia

Le antiche cronache di Mattia Mariani tornano protagoniste

"Dal manoscritto al web", appuntamento in Biblioteca Malatestiana domenica 2 ottobre

Manoscritto di Mariani

Domenica 2 ottobre, alle 17, l’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana ospiterà la presentazione del secondo volume di “Mattia Mariani: cronista dell’Ottocento dal manoscritto al web” a cura di Paola Errani, Davide Fagioli, Pierpaolo Magalotti, Paolo Mulazzani e Michele Andrea Pistocchi.

Dopo gli interventi dell’assessore alla Cultura Carlo Verona, del direttore scientifico della Malatestiana Paolo Zanfini e del vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena Luca Lorenzi, sarà presentata la pubblicazione digitale dal ricercatore Michele Andrea Pistocchi e da Pierpaolo Magalotti della Società di ricerca e studio della Romagna Mineraria. Il progetto consentirà a tutti di consultare online, e da casa, “i fatti più rimarchevoli” del Mariani all'indirizzo: https://www.miniereromagna.it/pubblicazioni/ . Sarà possibile consultare le pagine scritte a penna dal Mariani e, accanto, le stesse pagine trascritte in word con le note di Michele Andrea Pistocchi, che ha curato anche il I volume del Mariani. "Siamo abbastanza avanti anche con i volumi III e IV, di prossima pubblicazione", fa sapere Pierpaolo Magalotti.

Mattia Mariani visse fra il 1802 e il 1872. La maggior parte delle notizie sul suo conto si traggono dall’autobiografia intitolata “Descrizione della nascita di me, Mattia Mariani, e mia vita e impieghi”. Nato “sul primo colle per passare al santuario di Santa Maria del Monte” il 24 febbraio 1802, a dodici anni impara a leggere e scrivere sotto la guida di don Sante Zani. Ed è proprio in questo periodo che - stando a quello che lui stesso riferisce - comincia a “descrivere i fatti più rimarchevoli che accadono a Cesena”. Dal 1819 al 1828 è servitore di don Pietro Malatesta, arciprete di San Demetrio, per poi passare al servizio della famiglia Mazzola, fino a quando, il 1° settembre 1835, approda nella cucina del conte Giulio Masini, per il quale dimostra una devozione e un attaccamento fortissimi: rimarrà con il gentiluomo fino alla morte di quest’ultimo e continuerà poi a prestare servizio in questa famiglia fino alla fine della sua vita.

La firma di Mariani compare anche su "Lo specchio", periodico fondato dal notaio e storico Nazzareno Trovanelli (1855-1915), che si firma Kenelm. 

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