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Cultura

Nasce una nuova associazione per valorizzare il patrimonio musicale cesenate

Si chiama "Cesena città della musica e del ballo". Domenica 12 novembre la prima iniziativa in Malatestiana

Da sinistra: Verona, Pollarini, Pollini, Dell'Amore, Comandini

Una nuova associazione per valorizzare gli archivi musicali cesenati e lavorare per il riconoscimento del Liscio come patrimonio immateriale Unesco. Si chiama "Cesena città della musica e del ballo" ed è stata presentata oggi alla stampa in Biblioteca Malatestiana.

"Cesena ha una storia musicale antica, articolata, ma sottovalutata - ha detto Andrea Pollarini, fra i soci fondatori della neonata associazione assieme a Maurizio Comandini, Franco Pollini e Franco Dell'Amore -. Un racconto che inizia nel XIV secolo con la prima schola cantorum istituita presso il Capitolo della Cattedrale, che esplode nel Novecento e che prosegue ancora oggi con protagonisti della scena musicale come Romeo Castellucci e con eventi straordinari come Rockin' 1000". 

Un patrimonio che, per i quattro soci, "va salvaguardato e valorizzato, a partire dagli archivi, formalizzati e non", come quelli che saranno presentati al pubblico domenica 12 novembre, alle 16, nella Sala proiezioni della Biblioteca Malatestiana. Nel corso dell'evento, dal titolo "Giam - Gaicimenti musicali", si susseguiranno quattro speech e alcuni ascolti a cura della sezione musicale della Biblioteca Malatestiana, di Franco Dell’Amore e Maurizio Comandini, con le rispettive collezioni, e del Vidia Club con la sua raccolta di documenti audiovisivi costruita in quarant’anni di attività.

Si tratta della prima uscita pubblica dell'associazione, dopo il video su Zaclèn, diffuso lo scorso 14 ottobre nel 170esimo della nascita del padre del Liscio romagnolo (vedi notizia richiamata).

"Cesena - ha sottolineato l'assessore alla Cultura Carlo Verona - vanta una grande esperienza in campo musicale e può dire la sua nel percorso avviato dalla Regione per il riconoscimento del Liscio come patrimonio immateriale Unesco. Mi auguro che quello di domenica 12 novembre sia solo la prima di una serie di iniziative".

"La scelta fatta dall'Emilia-Romagna - ha specificato Pollarini - di candidare il Liscio a patrimonio immateriale Unesco si è manifestata mentre avevamo già avviato il processo costitutivo dell’associazione. Conferma la bontà della nostra intuizione. Siamo convinti che Cesena - non Modena, come attualmente avviene - debba essere il baricentro di questo processo organizzativo. Il Ridotto del Teatro Bonci, ancora in attesa di restauro, per noi può essere la casa ideale dell'operazione, in cui organizzare mostre e convegni".

L'assessore Verona ha confermato, senza avventurarsi in previsioni, i ritardi nei lavori di recupero del Ridotto: "la prima opera - ha detto - consisterà nel consolidamento dei solai e la volontà dell'Amministrazione è di portare a cento gli attuali cinquanta posti disponibili".

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