Cesena
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16esima edizione

Quartieri mobilitati per la solidarietà

Sabato 13 aprile, fuori dai supermercati, torna la tradizionale raccolta di generi di prima necessità per Caritas, parrocchie e associazioni

Quartieri mobilitati per la solidarietà

Un meccanismo rodato per fare fronte a necessità crescenti. Sabato 13 aprile torna in 32 supermercati (nei 12 quartieri cittadini) la raccolta solidale, giunta alla sedicesima edizione.

Dalle nove di mattina alle sei di sera i volontari dei quartieri raccoglieranno generi di prima necessità per gli enti e le associazioni del territorio, donati dai cittadini all’uscita della spesa. I beni accumulati (olio di oliva, zucchero, caffè, biscotti, tonno e carne in scatola, legumi, pasta, riso, farina, latte a lunga conservazione) andranno prima di tutto alle realtà che operano nel quartiere (le diverse Caritas parrocchiali, associazioni San Vincenzo, gruppi Scout o Masci, parrocchie), oltre a realtà cittadine come il Mantello di San Martino, Banco di solidarietà Cesena, Emporio solidale e Cucine popolari. Saranno raccolti anche pannolini, prodotti per l’infanzia e per l’igiene della casa e della persona, anche se il momento topico per questi prodotti resta la raccolta in programma per l’autunno.

«Le associazioni ci hanno fatto presente la necessità di rimpinguare i magazzini e noi scenderemo in campo con un centinaio di volontari» ha spiegato questa mattina in conferenza stampa Fabio Pezzi, presidente del quartiere Ravennate e coordinatore del Collegio dei presidenti di Quartiere, affiancato dai colleghi presidenti Aldina Baldacci (Centro Urbano), Milena Maccherozzi (Fiorenzuola) e Diego Paglierani (Cervese Sud).

Nonostante la grande solidarietà messa in moto a seguito dell’alluvione del maggio scorso, le situazioni difficili sul territorio sono tante: «Nei nostri territori si vive bene ma sono in aumento le situazioni di necessità» ha spiegato l’assessora ai Servizi sociali Carmelina Labruzzo, affiancata da Cinzia Pieri di Asp Cesena-Valle Savio. Nel territorio dell’Unione dei Comuni ad oggi sono circa 700 i minori in carico, oltre a 500 adulti e 300 nuclei familiari con vulnerabilità senza tutela.

«Difficoltà ed esigenze aumentate anche dal passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione, dalla platea più ristretta – ha aggiunto Labruzzo –. Speriamo che si tratti di una fase di transizione temporanea».

Ben 32 gli esercizi commerciali che aderiscono all'iniziativa: Conad city di viale Finali; Conad city Foro Annonario; In’s Mercato di via Roversano; supermercati Conad di Ponte Abbadesse, Montefiore, Case Finali e Oltresavio; Famila di via Marzolino; Eccomi via Romea; Famila Torre del Moro; Famila piazza Magnani; Di Più via Emilia Ponente; Minimarket di San Carlo; Alimentari Erica a San Carlo; Macelleria Zani di San Carlo; i Famila di San Vittore, Calisese e Case Missiroli; Conad city Macerone; Svelto A&O di Mazzotti a Ruffio; Vivo mio Ponte Pietra; Conad city Pievesestina; Daniele e’ Rumagnol; Famila market di Martorano; Conad city di Ronta, Martorano e Borello; Crai di Borello; Famila di via Madonna dello Schioppo; supermercato Eccomi di via Giordano Bruno; Conad di Villachiaviche; supermarket Quattro B. Babbi di Calabrina.

Le raccolte dello scorso anno fruttarono 125 quintali di prodotti alimentari (tra pasta, farina, riso, legumi, caffè, zucchero, omogeneizzati, olio, latte e prodotti per l’igiene) in aprile e oltre 53 quintali di generi di prima necessità e di prodotti per l’igiene della persona e della casa in ottobre.

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