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Magnitudo

Terremoto, il conforto della matematica

Il matematico Massimo Cicognani, presidente del Campus di Cesena: "Il sisma a L'Aquila mille volte quello di stamattina"

Massimo Cicognani (foto archivio)

Lo sciame sismico sta destando preoccupazione in tutto il Cesenate, ma i numeri possono attenuare un po' la paura. Parola di matematico.

"Cerchiamo conforto nella matematica - dice Massimo Cicognani, matematico, presidente del Campus universitario di Cesena -. La scala Mw con cui vengono misurati i terremoti è logaritmica. Questo vuol dire che un terremoto di grado 5 è 32 volte più potente di un terremoto di grado 4 come quello di oggi. Uno di grado 6, come a L'Aquila nel 2009, è 1.000 volte quello di stamattina. Non una volta e mezzo come nella scala lineare 6:4".

"Questo - ha precisato il matematico - non vuol dire che dopo un terremoto di grado 4 non ne venga uno di grado 5 o superiore. Nessuno può saperlo. I terremoti non si prevedono".

Per misurare i terremoti si utilizza la "magnitudo del momento sismico" (Mw) che si esprime in scala logaritmica a partire dal momento sismico (cioè il prodotto dell'area della frattura per lo spostamento della faglia per la resistenza massima alla rottura della roccia). La scala Mw è stata definita in maniera tale da coincidere con la scala Richter per i terremoti inferiori a magnitudo 6-7.

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