Una città “figlia” di Malatesta Novello

Una serata tutta dedicata al locale su “Cesena, Itinerario storico-artistico tra memorie locali e memoires du monde”. Si è tenuta la scorsa settimana al ristorante di Cesena Fiera in occasione della conviviale del Rotary Club Cesena, presieduto da Alessio Avenanti, con relatore lo studioso romagnolo Pierluigi Moressa.

La relazione parte da una domanda di identità: dove risiede l’unicità, dove vive l’anima di una città? Qual è il profilo dei suoi caratteri? Cesena è città dal passato illustre e dal presente ricco e vivo. Prendendo come punti di partenza il ponte, il monte e il fonte, Moressa ha collegato le visioni popolari con quelle colte, che, care a Renato Serra e a Giosuè Carducci, non si disgiunsero mai dallo spirito vivo e diretto dei suoi cittadini e da poeti come Walter Galli, Renato Turci e il celebre Bruchín.

Un viaggio attraverso l’unicum di Cesena, la storia, la poesia, le tradizioni culturali e i tratti psicologici dei romagnoli, che è terminato alla Biblioteca Malatestiana, secolare esempio di congiunzione tra potere e comunità, accolta dall’Unesco tra le Memoires du monde.

Pierluigi Moressa è psichiatra, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e membro dell’International Psychoanalytical Association. Giornalista e saggista, nelle sue opere si occupa del rapporto fra processi psichici e creatività, arti tradizionali e poesia. Ha pubblicato più di trenta saggi in tema biografico, storico ed artistico, dedicandosi all’approfondimento di temi locali e pubblicando alcune guide storico-artistiche di pregio dedicate ai luoghi della Romagna (tra cui i recenti volumi “La Romagna – guida storico-artistica delle principali città e della Repubblica di San Marino” e “Romagna – tra le Valli e il Mare” Foschi editore) e al patrimonio artistico e naturalistico Italiano (“Il Bel Paese – un patrimonio mondiale per l’umanità”, edizioni IN Magazine).