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Solidarietà

Wirun, di corsa per dire no alla violenza sulle donne

Si parte domenica 27 novembre, alle 9,30 dall'Ippodromo. Tre i percorsi proposti

Da sinistra: Barducci, Fantozzi, Castorri, Borgognoni, Ronconi

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, torna la Wirun Italy. L'appuntamento, organizzato da Women in run Asd, con il sostegno dei comuni di Cesena e Cesenatico, si terrà domenica 27 novembre a Cesena ed è stato presentato oggi alla stampa.

Nella mattinata di domenica, dalle 9,30, con partenza dall'Ippodromo, i partecipanti potranno scegliere fra tre gare non competitive: per i camminatori, un percorso di 4 chilometri e uno di 10 chilometri e, per i runner, un percorso di 11 chilometri. Prima della partenza ciascun partecipante riceverà un pacco gara con pettorina di partecipazione, scaldacollo o maglietta Asics. È possibile iscriversi e ritirare il pacco in piazzale Ambrosini sabato 26 novembre dalle 15 alle 18 e la mattina di domenica dalle 8 alla partenza. Il contributo richiesto è di 10 euro.

"Il ricavato sarà destinato al Centro Donna dei comuni di Cesena e Cesenatico", hanno ricordato Belinda Ronconi di Women in run Asd e Giorgio Borgognoni di Wirun.

"Da sette anni - ha detto il vicesindaco Christian Castorri - sport e solidarietà si incontrano lungo il Savio per destare l'attenzione, in modo positivo, a un tema drammatico che va affrontato a 360 gradi".

"La Wirun - ha aggiunto il vicesindaco di Cesenatico Lorena Fantozzi - torna con maggior entusiasmo dopo i due anni di pandemia e ci aiuterà a riflettere sul problema della violenza di genere che non accenna a diminuire. Al Centro Donna di Cesenatico, ultimamente, hanno iniziato a rivolgersi non solo donne, ma anche ragazzi. La violenza va affrontata a tutto tondo".

Valentina Barducci del Centro Donna di Cesena ha colto l'occasione per illustrare i numeri del fenomeno. "In Emilia-Romagna - ha detto - sono 4.934 le donne che nel 2021 hanno contattato un Centro antiviolenza, 300 in più rispetto al 2020. Si tratta di un numero molto alto, considerando che l'emersione è minima e si aggira al 5-6 per cento del totale". 

In relazione al Centro donna di Cesena, dall'1 gennaio al 31 ottobre dell'anno in corso, Barducci ha spiegato che "sono 67 i casi rilevati di maltrattamento, in aumento rispetto ai 59 del 2021, nel medesimo periodo. Di questi, 35 riguardano donne italiane e 32 straniere. Tra le straniere, si segnala una maggioranza di donne provenienti dall’Est Europa e dal Nord Africa. La fascia d’età più coinvolta è quella dai 35 ai 60 anni. La maggior parte delle violenze rilevate è di natura familiare, poste in essere da coniugi o conviventi. Relativamente ai tipi di violenza, quella psicologica associata a fisica ed economica trova un maggiore riscontro tra i casi". 

In merito ai contatti e agli accessi allo Sportello cesenate antiviolenza, quest'anno si registrano finora 794 accessi personali, 1.194 contatti telefonici e 122 contatti via mail. "Lo Sportello - ha detto Barducci - è il primo punto di ascolto per indirizzare le persone verso gli opportuni servizi del territorio".

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