Politica
Messico: López Obrador è il nuovo presidente, per la prima volta vince la sinistra
Si tratta del primo presidente della Repubblica chiaramente di sinistra nella storia del Paese
Andrés Manuel López Obrador è il nuovo presidente del Messico.
Si tratta del primo presidente della Repubblica chiaramente di sinistra nella storia del Paese. Quando lo scrutinio rapido è giunto a circa due terzi del totale López Obrador, leader del partito Morena da lui fondato, è accreditato dall’Istituto nazionale elettorale messicano della maggioranza assoluta, con una percentuale stimata tra il 53 e il 53,8%. Gli avversari del nuovo presidente, nella notte, si sono giù congratulati con il vincitore.
Ricardo Anaya, candidato di una coalizione che vedeva alleati il Prd e il Pan, è attestato attorno al 22%, mentre José Antonio Meade, candidato del Pri, l’attuale partito di Governo, oscilla tra il 15 e il 16%. Nel suo primo discorso López Obrador ha usato parole improntate alla cautela e alla conciliazione, sia sul fronte interno che su quello internazionale. Ha infatti parlato di “transizione ordinata”, annunciando una lotta senza quartiere contro la corruzione e provvedimenti a favore delle classi più povere. Al tempo stesso ha affermato di voler avere buoni rapporti con tutti gli Stati del mondo, e dunque anche con gli Stati Uniti. López Obrador ha poi garantito “libertà di espressione, imprenditoriale e religiosa”, ribadendo il primato dei diritti consacrati nella Costituzione. Netto anche il successo di Claudia Sheinbaum, sempre del partito Morena, come governatrice di Città del Messico (è accreditata a circa il 46%). Si deve ancora attendere, invece, per l’esito delle elezioni in altri otto Stati messicani e nei numerosi municipi. La percentuale di votanti è stata circa del 63%. Tra le prime reazioni, quella del segretario generale della Conferenza episcopale messicana (Cem), mons. Alfonso Gerardo Miranda Guardiola: “Felicitazioni al popolo messicano per la magnifica partecipazione in questa storica giornata. Rispettiamo la volontà dei cittadini, espressa attraverso i risultati ufficiali. Continuiamo sempre a pregare e a lavorare per il Messico”.
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