Violenza
Nicaragua: aggrediti da paramilitari il card. Brenes, il nunzio e mons. Báez. Quest’ultimo è stato ferito a un braccio
I presuli sono stati attaccati verbalmente e fisicamente nella chiesa di San Sebastiano a Diriamba. “La Chiesa cattolica andrà avanti, non ha paura”, ha dichiarato il vescovo ausiliare di Managua, monsignor José Silvio Báez
Grave episodio in Nicaragua nel primo pomeriggio di lunedì 9 luglio. Militari hanno aggredito verbalmente e fisicamente il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua, il suo ausiliare, monsignor José Silvio Báez, e il nunzio apostolico, monsignor Waldemar Stanisław Sommertag, nella chiesa di San Sebastiano, a Diriamba.
I vescovi, accompagnati da altri sacerdoti dell’arcidiocesi di Managua e da alcuni giornalisti, si erano diretti nella città, oggetto di forti scontri negli ultimi giorni, a seguito delle parole del presidente Daniel Ortega che ha escluso la possibilità di anticipare le elezioni al 2019, gettando all’aria la fragile ipotesi di dialogo alla quale i vescovi stavano lavorando.
In particolare, i presuli volevano portare aiuto e conforto alle persone che si erano rifugiate nella chiesa di san Bartolomeo, assediata da giorni.
I presuli sono stati strattonati e insultati. Monsignor Báez, come ha annunciato egli stesso su Twitter, è stato ferito al braccio (nella foto) e gli è stata strappata la croce pettorale. A un sacerdote che accompagnava i vescovi è stato rubato il cellulare.
I vescovi si erano diretti a Diriamba con un pulmino, come avevano fatto qualche settimana fa per prestare aiuto alla popolazione della città di Masaya.
Dopo l’aggressione, il cardinal Leopoldo Brenes ha diffuso attraverso il profilo Facebook dell’arcidiocesi di Managua una dichiarazione: “Mai in Nicaragua avevamo visto una situazione così. È molto triste”. E ancora: “Non siamo andati a compiere un’azione violenta, siamo andati nelle parrocchie a consolare i nostri sacerdoti, per accompagnarli nella sofferenza, ciò nonostante abbiamo subito questa aggressione e abbiamo sofferto tutto questo in nome di Cristo. Noi ci sentiamo deboli davanti a questa aggressione però la Parola del Signore ci dice: Ti basta la mia forza, ti basta la mia grazia”. “La Chiesa cattolica andrà avanti, non ha paura”, ha dichiarato il vescovo ausiliare di Managua, monsignor José Silvio Báez. Messaggi di solidarietà alla Chiesa del Nicaragua sono giunti da più parti, in particolare dalle Conferenze episcopali di Costa Rica e Panama.
Già due settimane fa il Papa era tornato a lanciare un appello per “l’amato popolo del Nicaragua” assicurando di unirsi “agli sforzi dei vescovi e all’impegno di quanti esercitano un ruolo di mediazione e testimonianza nel processo di riconciliazione nazionale”.
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