Principali notizie dall’Italia e dal mondo. Gentiloni, “dire no a Mattarella sarebbe dire no al Paese”. Libano e Tunisia alle urne. Russia, quarta cerimonia d’inaugurazione per Putin

Governo. Gentiloni, “preferirei non proseguire ma dire no a Mattarella sarebbe dire no al Paese”

Restare a Palazzo Chigi? “Preferirei di no ma quello che decide il presidente della Repubblica mi troverà sempre pronto a rispondere. Lo considero un dovere. Se il presidente della Repubblica fa una richiesta non prenderla in considerazione è difficile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a Che tempo che fa. “La proposta che farà il presidente la prenderemo in considerazione positivamente in ogni modo. Nel Pd Mattarella troverà un interlocutore positivo”, ha affermato il presidente del Consiglio. Parlando del no di Renzi ad un tavolo con il M5s, Gentiloni ha affermato: “Forse si poteva discutere perché questo avrebbe messo a nudo le contraddizioni. Forse il gran rifiuto non era indispensabile”. “Non penso fosse realistico” un accordo del Pd con il M5s, ha aggiunto.

Inghilterra. Due ragazzi uccisi a Londra e Liverpool. Altri due feriti nella capitale

Ancora violenze a Londra, vittime dei giovanissimi. Due ragazzini sono stati feriti con colpi di arma da fuoco ad Harrow, nella zona nord-ovest di Londra, in circostanze non ancora chiarite. Hanno 15 e 12 anni, secondo quanto riferisce Scotland Yard. La prima ricostruzione diffusa dalla polizia britannica fa pensare comunque a un legame. Tutto si è infatti verificato nel giro di pochi minuti nello stesso caseggiato, nell’area di High Street, Wealdstone, nel quartiere di Harrow. Non è ancora chiaro se si tratti di un fatto di matrice criminale, familiare o accidentale. Le vittime sono state portate in due diversi ospedali. È solo di poche ore fa la notizia di un 17enne ucciso con un colpo di pistola a sud di Londra e di un ragazzo di 20 anni ucciso a coltellate a Liverpool.

Migranti. Salvate 476 persone nel Mediterraneo, in aumento le traversate per meteo a favore

Almeno 476 migranti sono stati salvati dal servizio marittimo spagnolo nell’arco di due giorni mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo su 15 imbarcazioni diverse dopo essere partiti dalle coste africane. L’aumento delle traversate nello Stretto di Gibilterra di questi ultimi mesi è stata favorita dalle condizioni meteo.

Pakistan. Ferito ministro dell’Interno mentre lasciava un comizio

Il ministro dell’Interno pakistano, Ahsan Iqbal, è stato ferito a una spalla dopo un comizio nella sua città natale di Narowal (nordest): a sparare, secondo la polizia locale, è stato un uomo di 21 anni identificato solo con il nome di Abid. Per Geo Tv il giovane, che è stato arrestato, era armato di una pistola. Al momento dell’agguato il ministro stava lasciando il comizio in auto. Il portavoce del governo del Punjab, Muhammad Ahmad Khan, ha detto che Iqbal è fuori pericolo.

Libano. Alle urne dopo 9 anni, affluenza bassa

Libano alle urne dopo 9 anni. Voto per rinnovare i 128 seggi del parlamento. Affluenza bassa, in attesa dei risultati ufficiali, a Beirut si arriva al 40%. Dato non gradito al presidente della Repubblica Aoun che ha lanciato un appello in extremis alla popolazione: “Andate a votare – ha detto -, non potete perdere questa opportunità”. Un risultato elettorale che non riguarda solo il Libano, viste le molte questioni che interessano il Paese: dai profughi siriani, alla minaccia di una nuova guerra tra Israele ed Hezbollah. Si vota con una legge proporzionale che tiene di conto del contesto multireligioso del Paese, i risultati verranno resi noti oggi. Un vero e proprio test per la nuova legge elettorale varata a giugno dello scorso anno . Il Parlamento verrà così rinnovato ben oltre i 5 anni di scadenza naturale del mandato. Nel 2013 anno in cui si doveva votare per rinnovarlo i parlamentari libanesi dissero che non c’erano le condizioni. Massime le misure di sicurezza, per l’occasione almeno 20mila i poliziotti schierati per garantire il voto.

Tunisia. Prime elezioni municipali libere, in 5 milioni alle urne

Vittoria per il partito islamista Ennahda nelle prime elezioni municipali libere in Tunisia. Oltre 5 milioni di elettori alle urne negli oltre 11.000 seggi per eleggere i nuovi consigli municipali, uno scrutinio atteso dalle Primavere arabe del 2011, per capire la composizione della nuova classe politica locale. Un voto rinviato quattro volte, per questioni sia logistiche che politiche. Nel frattempo ci sono state sia le elezioni legislative che presidenziali, le prossime si terranno nel 2019. Le due principali forze politiche, l’islamista Ennahda e il partito Nidaa Tounes guidato dal presidente Essebsi, sono state le uniche ad avere presentato liste in tutte le città.

Russia. Oggi la quarta cerimonia di inaugurazione per Putin. 700 arresti a Mosca e cortei in 90 città

Putin si avvia verso l’inaugurazione ufficiale del suo quarto mandato prevista oggi al Cremlino. Sullo sfondo le manifestazioni contro di lui che con lo slogan “per noi non è lo zar” hanno portato a circa 1.600 fermi in 23 città del Paese. Putin è stato rieletto il 18 marzo scorso con oltre il 76% dei voti. Alexei Navalny, l’attivista dietro alle proteste contro il giuramento di Putin, è stato arrestato e poi rilasciato nelle prime ore di domenica. L’accusa è quella di aver organizzato un evento pubblico non autorizzato e di aver resistito alle forze dell’ordine. Non è la prima volta che l’uomo finisce in carcere per la sua opposizione al Presidente. Degli oltre 1.500 fermi, almeno 700 gli arresti solo a Mosca, cortei organizzati in 90 città di tutto il Paese.