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Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Via libera a manovra e decreto fiscale. Verifiche per Tap, ma stop è troppo costoso. Addio a co-fondatore Microsoft

Tria ha confermato che “l’idea che con questa manovra si voglia far saltare in aria l’Europa è del tutto infondata”

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Via libera a manovra e decreto fiscale. Verifiche per Tap, ma stop è troppo costoso. Addio a co-...

Manovra: sarà da 37 miliardi con “quota 100” per le pensioni, reddito di cittadinanza, flat tax e pace fiscale

“Quota 100” per le pensioni, reddito e pensione di cittadinanza dai primi tre mesi del 2019, flat tax per gli autonomi e pace fiscale con possibilità di integrare la dichiarazione dei redditi fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate con un tetto massimo di 100.000 euro. Sono questi i principali provvedimenti contenuti nella manovra 2019 approvata ieri sera da parte del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera anche al decreto fiscale e al decreto semplificazione. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, il premier Conte, affiancato dai vicepremier Salvini e Di Maio e dal ministro Tria, ha sottolineato come il governo sia riuscito “a tenere i conti in ordine mantenendo le promesse che avevamo fatto”. “Rispettiamo il patto di stabilità e di crescita – ha aggiunto –, puntiamo sulla crescita nella stabilità”. E se Salvini e Di Maio hanno rivendicato i provvedimenti da sempre al centro della loro azione politica, Tria ha confermato che “l’idea che con questa manovra si voglia far saltare in aria l’Europa è del tutto infondata”.

Gasdotto Tap: per il ministro Lezzi “il sentiero” per lo stop “è molto stretto”

“Nelle prossime 24-36 ore prenderemo una decisione” ma “purtroppo il sentiero” per lo stop al gasdotto Tap “è molto stretto”. Lo ha affermato ieri il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il premier Conte, il ministro Costa, il sindaco di Melendugno e parlamentari Cinquestelle eletti in Puglia. Per Lezzi lo stop all’approdo del gasdotto nel Salento è ormai difficile per via del “costo troppo alto che dovremmo far pagare al Paese” per il blocco dell’opera, un costo che “per senso di responsabilità non possiamo permetterci”. Nelle prossime ore verranno fatte nuove verifiche. Intanto il Movimento No Tap ha chiesto le “dimissioni in blocco” degli eletti del Movimento 5 Stelle nel caso in cui ricomincino i lavori per la realizzazione del gasdotto.

Migranti: il “rammarico” della Francia per l’“errore” di Claviere

Lo sconfinamento di alcuni agenti della Gendarmeria francese a Claviere, in Piemonte, dove venerdì hanno fatto scendere due migranti da un furgone, è stato un “errore”. Ad esprimere “rammarico” per l’episodio ammettendo lo sbaglio è la prefettura del Dipartimento delle Alte Alpi che ha spiegato come quanto accaduto sia dovuto al fatto che i due gendarmi sono “arrivati soltanto da pochi giorni” nella regione al confine con l’Italia e “non conoscevano bene il posto”. Dai controlli effettuati dalla prefettura si è quindi confermato “questo attraversamento, in contrasto con le disposizioni in vigore. Sembra che la stazione di polizia di Bardonecchia fosse informata correttamente in relazione al trasferimento di due stranieri illegali al confine” ma “il veicolo della Gendarmeria non era destinato ad entrare nel territorio italiano”.

Stati Uniti: morto Paul Allen, con Bill Gates fondò Microsoft

Paul Allen, co-fondatore insieme a Bill Gates della Microsoft, è morto a Seattle all’età di 65 anni per complicazioni legate a un linfoma non Hodgkin, lo stesso tipo di cancro che aveva sconfitto una decina di anni fa. Nel 1975 insieme a Gates diede vita al colosso di Redmond con il “sogno” di portare un personal computer in ogni casa ma passati solo otto anni Allen lasciò Microsoft per problemi di salute e per il deteriorarsi dell’amicizia con Gates.

Arabia Saudita: per la Cnn Riad ammetterà l’uccisione del giornalista Kashoggi

L’Arabia Saudita starebbe preparandosi ad ammettere che il giornalista saudita Jamal Khashoggi – di cui non si hanno più notizie dal 2 ottobre scorso quando entrò nel consolato del suo Paese a Istanbul – è morto per via di un interrogatorio finito male, compiuto molto probabilmente per dare vita al rapimento di Khashoggi per riportarlo presumibilmente in patria. Lo ha riferito la Cnn citando due fonti. Ieri, in una telefonata con il presidente americano Trump, il re saudita Salman aveva negato di essere a conoscenza di quanto successo al giornalista dissidente che più volte sul Washington Post aveva criticato il principe erede al trono. In attesa di sviluppi sul caso, ricorre oggi il primo anniversario della morte della reporter investigativa maltese Daphne Caruana Galizia, morta il 16 ottobre 2017 a causa dell’esplosione di una bomba piazzata nella sua auto. Del tragico attentato non sono ancora stati individuati i mandanti.

Fonte: Sir
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