Al via lunedì le prenotazioni per il vaccino anti-Covid dei cittadini dai 65 ai 69 anni

Da lunedì 26 aprile in tutta l’Emilia-Romagna si aprono le agende per le prenotazioni per il vaccino anti-Covid dei cittadini dai 65 ai 69 anni. Per i nati dal 1952 al 1956 sarà possibile fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, dai Cup alle farmacie che effettuano servizio Cup, passando per tutti gli strumenti online, quali il Cupweb e il Fascicolo sanitario elettronico fino ad arrivare al Cup telefonico. A chi si prenota saranno comunicati subito data, luogo e ora.  

Prosegue così l’impegno per la vaccinazione della popolazione in base all’anzianità, come richiesto dal piano della Struttura commissariale nazionale. Alle 13 di oggi le somministrazioni in regione sono state 288.406 nella fascia di età 70-79. Un numero che si aggiunge alle 563.743 dosi somministrate a persone con 80 anni e oltre. Al momento, le somministrazioni agli over 80 equivalgono al 40 per cento delle oltre 1,4 milioni di dosi già utilizzate complessivamente in Emilia-Romagna.

Una novità riguarda anche la vaccinazione dei non residenti in regione. In base all’ordinanza 3 del 2021 della Struttura commissariale nazionale, tutti coloro che sono domiciliati nel territorio regionale “per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa” possono accedere qui alla vaccinazione. Un’opportunità che era già prevista per il personale di scuola, università, forze dell’ordine e forze armate.

Nel rispetto dell’ordine delle priorità vaccinali, chi vuole vaccinarsi in Emilia-Romagna dovrà dunque collegarsi al link  https://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione  e compilare i campi indicati per proporre la propria candidatura. Sarà cura dell’Azienda sanitaria comunicare la notifica della data per l’appuntamento presso uno dei punti vaccinali dell’Azienda Usl selezionata.

Finora l’unica possibilità per i non residenti di essere vaccinati in regione era scegliere l’assistenza del Servizio sanitario regionale, indicando un medico di famiglia temporaneo.