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Alluvione, il commissario Figliuolo in Regione: “Rimborsi al 100 per cento”

L'incontro questa mattina con Bonaccini e i componenti del Patto per il lavoro e per il clima. L'annuncio: “In arrivo la piattaforma con le specifiche tecniche per gli indennizzi”

Bonaccini e Figliuolo (foto: Regione Emilia-Romagna)

Gli interventi di somma urgenza e l’incolumità delle persone, anzitutto. A questo sono destinati i fondi stanziati con l’ordinanza firmata venerdì dal commissario alla ricostruzione post-alluvione Francesco Figliuolo: 289 milioni per rimborsare i Comuni per gli interventi effettuati in questi primi mesi per risolvere i danni causati, ma anche quelli che arriveranno “per mettere in sicurezza il territorio”. Il commissario ha incontrato questa mattina in Regione il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e componenti del Patto per il lavoro e per il clima e nel successivo incontro con la stampa ha assicurato che “a  breve verrà emanata l’ordinanza urgente per la messa in sicurezza del territorio. Questo permetterà di continuare i cantieri, mettere in sicurezza fiumi e territorio”: si parla di altri 500 milioni.

Sugli indennizzi ai privati, invece, ha ribadito l’obiettivo: rimborsi del 100 per cento delle spese, senza dare tempi certi però. “Vogliamo lavorar bene e velocemente ma con il principio della buona amministrazione - ha spiegato -. Sono tre i principi: trasparenza, legalità, efficienza. Sono stati erogati i sussidi di prima emergenza e i contributi Cis continueranno” ma, ha ribadito il commissario, “il lavoro è complesso”.

Figliuolo ha annunciato la prossima pubblicazione di altre tre ordinanze: una sui soggetti attuatori, una per i rimborsi alle famiglie e una per quelli alle imprese. “Stiamo affinando le procedure - ha aggiungo rispondendo alle domande -. Dobbiamo perimetrare le necessità, e lavoriamo come se le risorse fossero in cassa. Ma non abbiamo date.  Il ristoro dei danni per famiglie e imprese arriveranno, dobbiamo solo mettere a punto una serie di procedure perché si possa lavorare in modo celere e rimborsare tutti”.

In questo senso il commissario ha annunciato l’attivazione della piattaforma informatica nella quale saranno contenute tutte le specifiche tecniche per gli indennizzi: “Sarà quella utilizzata per il terremoto e stiamo lavorando per modificarla in modo da adattarla a questa emergenza. La Regione sarà il soggetto attuatore della piattaforma”. Infine, una nota sull’incontro avuto in mattinata. Il commissario ha definito “ottimo” il confronto, con l’ “obiettivo comune di mettere a posto ciò che è successo dopo l’alluvione che ha provocato morte, danni e crisi economica. Abbiamo ascoltato i tecnici e le parti sociali. Ci è stato chiesto di rinnovare il patto per la legalità: io sono d’accordo, ci stiamo lavorando”.

Anche il presidente Bonaccini ha ribadito “l’ottima collaborazione con Figliuolo e con la sua struttura. Stiamo lavorando tutti i giorni per affinare le norme e le procedure”. Ma “restano i problemi. Benissimo che ci siano le risorse per la parte pubblica. C’erano comuni che erano fuori per più del doppio del denaro speso per gli interventi di somma urgenza. Le risorse devono servire per completare i cantieri sui fiumi perché non può accadere che un evento ordinario produca danni straordinari su un territorio così ferito”.

I tempi sono decisivi, ha specificato però Bonaccini, “non solo per gli enti locali ma anche per le famiglie che han perso molto e tutto”. E su questo fronte serve chiarezza. “Al momento - quantifica il presidente della Regione - sono arrivati 3 milioni con i contributi di autonoma sistemazione, ne servono dieci volte tanto. Chiediamo una cosa che abbiamo già chiesto: sbloccare un miliardo di risorse non spese nel capitolo ammortizzatori sociali e fondo per l’export”.  Soddisfazione da parte di Bonaccini per le “parole nettissime di Figliuolo sul tema della legalità”, per le quali ha ringraziato il commissario.

“Oggi mancano la metà delle risorse necessarie - incalza Bonaccini -. Siamo a un terzo, se consideriamo che il miliardo stanziato per gli ammortizzatori sociali non è stato speso. Chiediamo poi che venga utilizzato il credito d’imposta, come è stato per il terremoto. Un meccanismo veloce per i rimborsi in base al quale una banca garantisce le risorse per ristrutturare e poi sarà lo Stato ad assicurare le banche che quel che è uscito rientrerà. Questo dà certezze”. Certamente più di quelle che ci sono ora.

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