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Antisemitismo: fenomeno in crescita in Italia, sempre più presente nelle scuole e tra i giovanissimi, sotto osservazione la “galassia grillina”

Ci sono state anche feste scolastiche di matrice neonazista, insegnanti che postano su Facebook invettive

Foto agensir.it

Crescono gli episodi di antisemitismo in Italia che passano dai 197 registrati nel 2018 ai 251 nel 2019. Il web è la strada dove l’antisemitismo corre più veloce: sempre lo scorso anno si sono censiti 2.565 post con contenuti antisemiti e sono 314 i siti web con contenuti antisemiti rilevati. Ma il fenomeno che desta maggiore preoccupazione è la crescita di atti di antisemitismo nella scuola e tra i più giovani. Infine, una annotazione: se il linguaggio antisemita appare totalmente trasversale, “sempre più attiva nel promuovere polemiche contro gli ebrei è la galassia dei simpatizzanti grillini”.  È quanto emerge dalla Relazione annuale sull’antisemitismo in Italia 2019 curata dall’Osservatorio antisemitismo del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.

I 251 episodi di antisemitismo censiti dall’Osservatorio sono diffamazione e insulti (31); graffiti e grafica (23); minacce (9); antisemitismo nel massmedia (5); vandalismo (3); aggressioni (2), banalizzazioni e discriminazioni. Per la prima volta poi dopo anni vengono segnalate nel 2019 due aggressioni fisiche: una a Roma (una donna ha ricevuto uno sputo in faccia da parte di un neonazista), e una a Prunetto (Cuneo) dove un uomo è stato insultato (“torna al tuo paese giudeo di merda”) e colpito con due violenti schiaffi. Il Rapporto prende anche atto di due “fenomeni significativi” che sui temi riguardanti l’antisemitismo e la memoria della Shoah hanno caratterizzato la seconda metà del 2019: l’impegno del governo che ha istituito la figura del Coordinatore per la lotta all’antisemitismo e il dibattito politico che ha gravitato attorno alla figura della senatrice Liliana Segre. Desta però “particolare preoccupazione” la crescita di atti di antisemitismo nella scuola e tra i più giovani: insulti e provocazioni ai danni di studenti (Ferrara, 16 aprile); irrisioni della Shoah condivise in rete; ragazzini che cantano parodie antisemite (Arco di Trento, 16 dicembre); studenti di scuola primaria che parodiano note canzoni con frasi antisemite (“Ebrei, ebrei, sono ebrei, li regalo a mio nipote, li mette nel microonde”).

Ci sono state anche feste scolastiche di matrice neonazista, insegnanti che postano su Facebook invettive (“la senatrice a vita Segre sta bene in un simpatico termovalorizzatore”). Gli autori degli attacchi più virulenti sono riconducibili ad aree estremiste: neonazismo (in primis) e antisionismo pro BDS (Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni è un movimento internazionale antisionista). Come sempre, internet e la crescente rilevanza dei social media come fonte d’informazione hanno aumentato, modernizzato e globalizzato i discorsi antisemiti. I post sul web caratterizzati da uso di linguaggio antisemita sono decine di migliaia. L’Osservatorio antisemitismo monitora periodicamente circa duecento profili social (Facebook, Twitter, VK) e da essi nel 2019 ha selezionato e catalogato 2.565 post, contenenti temi giudeofobici.  I siti web invece con contenuti antisemiti rilevati nel 2019 sono 314. Il Rapporto sottolinea infine che il linguaggio antisemita appare totalmente trasversale, essendo presente in tutti i campi politici e non ascrivibile – per pericolosità e virulenza – a una sola sorgente. Sempre più attiva però nel promuovere polemiche contro gli ebrei è la galassia dei simpatizzanti grillini. Sono numerose le segnalazioni giunte all’Antenna antisemitismo di post e commenti giudeofobici pubblicati da attivisti e politici del Movimento5Stelle.

Fonte: Sir
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Antisemitismo: fenomeno in crescita in Italia, sempre più presente nelle scuole e tra i giovanissimi, sotto osservazione la “galassia grillina”
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