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Cervia, primo sale alla Camillone. E un podcast che la racconta come luogo del cuore

Un racconto audio di Alessandra Bollini partecipa al contest “Narrate gente la vostra terra”

Salina Camillone

Dopo aver guadagnato 9.333 voti e essersi piazzata al 24esimo posto a livello nazionale fra i luoghi più amati d’Italia, oggi è protagonista del racconto di Alessandra Bollini dal titolo "Camillone" pubblicato fra i podcast del contest "Narrate, gente, la vostra terra". Ha già superato la prima selezione e concorrerà nella selezione finale.

Il Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo ha lanciato il contest "Narrate, gente, la vostra terra" che invita tutti gli italiani a narrare il proprio luogo del cuore con un racconto vocale. Il vincitore sarà selezionato dallo scrittore Antonio Scurati e verrà annunciato a novembre. Il luogo narrato corrispondente sarà oggetto di un progetto di valorizzazione a cura del Fai.

È un invito a raccontare la storia e le emozioni che suscita un luogo del cuore e a celebrare così la propria terra amata rinnovandone la meraviglia. Si tratta di un messaggio personale che diventa il racconto di un’Italia tutta da riscoprire. 

La Salina Camillone, protagonista del racconto di Alessandra Bollini, prende vita e diventa Camillone, un vecchio dalla barba di salicornia divertente e spiritoso che durante la sua esistenza ha visto e ascoltato tante storie di vita, un luogo magico e affascinante, teatro di storie di amore e di passioni. È possibile ascoltare il racconto di Alessandra Bollini sul sito https://www.spreaker.com/user/fai_fondo_ambiente_italiano/salina-camillone-cervia . Il podcast è pubblicato anche sui social del Fai e sui social di Musa.

La Salina Camillone è entrata di diritto nel gruppo dei luoghi meritevoli di cofinanziamento per un progetto di recupero e miglioramento. A tale proposito il Gruppo culturale Civiltà Salinara ha presentato un progetto con relativa richiesta di finanziamento sul quale il Fai darà risposta entro la fine di novembre. La salina artigianale, sezione all’aperto del museo del sale di Cervia, dopo l’invasione di acqua dolce dell’alluvione di maggio, ha risistemato alcuni bacini ed ha iniziato a produrre il sale, grazie al lavoro dei volontari del gruppo culturale Civiltà Salinara ed il supporto del Parco della Salina che sta cercando di recuperare e rimettere in funzione la parte meccanizzata. Sono stati infatti molto pesanti i danni che ha subito a causa dell’alluvione.

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