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Famiglia e scuola camminano assieme

Stare insieme a leggere, giocare, pensare, ridere, parlare nutre i legami facendoci sentire progressivamente parte di una sola famiglia, quella comunitaria, fondata sul bene e l’aiuto reciproco. Questo è il villaggio, questa è la “comunità educante”

Foto d'archivio

Il 15 maggio scorso si è celebrata la Giornata internazionale della famiglia indetta dall'Onu. Le scuole e i servizi all’infanzia 0-6 di Fism, Comete, Tonino Setola e Paolo Babini hanno dedicato e continuano a dedicare un’attenzione particolare - fuori e dentro i servizi - a questo evento, per offrire spazi di incontro, relazione, convivialità per genitori, bambini e insegnanti.

Stare insieme a leggere, giocare, pensare, ridere, parlare nutre i legami facendoci sentire progressivamente parte di una sola famiglia, quella comunitaria, fondata sul bene e l’aiuto reciproco. Questo è il villaggio, questa è la “comunità educante” nella quale continuare a investire energie per alimentare la speranza come profonda fiducia nell’amore, capace di disegnare orizzonti di pace e bene per i nostri bambini e le nostre bambine.

Il desiderio di nutrire i legami e le relazioni per custodire una cultura della speranza e dell’attenzione ai più piccoli, i cosiddetti “bambini invisibili” nel primo periodo della pandemia, ha sollecitato alcune realtà del territorio che si occupano di infanzia e famiglie a confrontarsi sui bisogni incontrati nell’azione educativa in questi anni così difficili. Lo sperimentarsi più vulnerabili ha spinto la Federazione italiana scuole materne (Fism), l’associazione Scuole Comete, e le cooperative sociali Tonino Setola e Paolo Babini a fare Rete per condividere la ricerca di nuovi orizzonti educativi, insieme alle 1750 famiglie che quotidianamente affidano i loro figli agli insegnanti dei 45 asili nido e scuole dell’infanzia gestiti da queste realtà, nei territori di Forlì-Cesena.

In questi due anni di pandemia l’assenza di genitori e nonni all’interno dei servizi 0-6 ha confermato la consapevolezza del grande valore della partecipazione delle famiglie. Solo insieme – genitori, insegnanti, pedagogisti – è possibile costruire comunità di crescita per i bambini e le bambine; contesti educativi inclusivi dove ognuno può essere risorsa per gli altri, per trovare insieme risposte possibili alle domande e preoccupazioni che emergono durante la crescita dei figli.

Il desiderio e la volontà di questa Rete è quella di riportare al centro dell’azione educativa la famiglia, recuperando relazioni ‘in presenza’, momenti di convivialità e confronto, affinché genitori ed insegnanti ritornino a costruire insieme il progetto educativo. “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” -cita un proverbio africano - e mai come ora sentiamo l’urgenza della ricomposizione del ‘villaggio’ per ridare diritto di cittadinanza ai bambini e alle bambine.

Nella giornata della Famiglia ci piace ricordare l’invito di papa Francesco: “Per portare avanti una famiglia è necessario usare tre parole: permesso, grazie, scusa. Chiediamo permesso per non essere invadenti in famiglia. “Posso fare questo? Ti piace che faccia questo?”… Diciamo grazie per l’amore! …E l’ultima: scusa. Tutti sbagliamo e alle volte qualcuno si offende nella famiglia e alcune volte …si dicono parole forti, ma sentite questo consiglio: non finire la giornata senza fare la pace. La pace si rifà ogni giorno in famiglia e nella comunità”. Mai come oggi abbiamo bisogno di educarci a relazioni di pace.  

Per celebrare la Festa della Famiglia, nei mesi di maggio e giugno, nei parchi cittadini e nei giardini dei servizi all’infanzia saranno organizzati una serie di appuntamenti gratuiti per le famiglie del territorio di Forlì-Cesena.

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