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Il commissario Figliuolo a Ravenna: “Daremo respiro ai Comuni sulle opere urgenti. Poi la progettazione dei piani speciali”

Oggi la visita in alcune delle zone più colpite dall'alluvione per incontrare amministratori pubblici e aziende

foto: Risveglio Duemila

La priorità è “mettere in sicurezza il territorio”. Come richiesto dagli amministratori locali. Questo il messaggio che lancia, a Ravenna, il commissario straordinario per la ricostruzione Francesco Figliuolo, in visita nelle zone più colpite del ravennate per incontrare amministratori pubblici e aziende.

Arriva da Cotignola e, dopo Ravenna, prosegue per Conselice, con l’obiettivo di toccare con mano i danni che l’alluvione ha provocato alle grandi aziende di quel comune, a partire dall’Unigrà.

Nella breve comunicazione alla stampa emerge la sintonia con gli amministratori, esplicitata dal presidente della provincia Michele de Pascale: “Un incontro positivo e concreto - spiega quest’ultimo -. Condividiamo due principi, quello della celerità, soprattutto per quel che riguarda le procedure per richiedere gli indennizzi, e quello della trasparenza, che ogni soldo pubblico va dato a chi ha avuto più danni”.

“Insieme definiremo le coperture finanziarie - ha aggiunto De Pascale -. Ma nessuna opera si deve fermare per carenza di risorse”. Il riferimento è alle opere di somma urgenza, già avviate da Comuni e Province che necessitano di stanziamenti immediati da parte del Governo. Ma c’è un’altra partita che “inizia a essere urgente”, spiega il sindaco di Ravenna: “Vogliamo creare al più presto un team di lavoro con le migliori capacità e competenze del Paese, in relazione con le zone colpite, per realizzare un piano complessivo in grado di aumentare la sicurezza del territorio, per poterlo ricostruire meglio e in modo molto più sicuro di come era prima”.

“Non ci sarà cesura tra emergenza e ricostruzione”, conferma il commissario Figliuolo nel suo intervento. “Stiamo facendo il passaggio di consegne con la protezione civile che ci permetterà poi di iniziare come commissariale. Ho vissuto due incontri utili e fruttuosi, ho potuto ascoltare gli altri 17 sindaci dei comuni interessati, il consorzio di bonifica e gli ordini professionali”.

Il primo obiettivo, dice il commissario è “dare respiro ai comuni che hanno impegnato le risorse per lavori di somma urgenza. Parallelamente avvieremo quella che è la fase di progettazione dei piani speciali: sui tema dei dissesto, della viabilità e tutti gli altri indicati nel decreto 88”.

Le indicazioni arrivate dai sindaci, assicura, vanno in questa direzione: “Mettere in sicurezza il territorio, poi pensare a lavori più strutturali: sulla rete idrografica e viabilità”.

Sulla struttura commissariale, che i sindaci volevano in Romagna, Figliuolo ha spiegato: “Io sarò molto aderente al territorio. La struttura sarà di 60 persone quindi non potrà stare in ognuno dei comuni alluvionati, ma abbiamo strumenti telematici che ci daranno la possibilità di essere in continuo contatto. Venerdì i miei tecnici verranno in Romagna per una riunione in cui definiremo bene il discorso della somma urgenza e discuteremo delle attività dei sub-commissari” (per l’Emilia-Romagna è stato nominato Stefano Bonaccini).

Allo studio, spiega a Risveglio Duemila il sindaco di Ravenna De Pascale, almeno la possibilità di avere sul territorio romagnolo un hub della struttura commissariale.

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