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Inaugurata Fieravicola, fra convegni e degustazioni

Il ministro Stefano Patuanelli ha tagliato oggi il nastro. Focus sull'avicoltura del futuro

Foto: Mirco Ricci (Masterfoto Cesena)

Il Ministro Stefano Patuanelli ha inaugurato oggi Macfrut e Fieravicola. Un'inaugurazione delle due fiere per la prima volta insieme al Rimini Expo Center che, nelle intenzioni, rappresenta la ripresa. Il ministro Patuanelli ha poi visitato i padiglioni e incontrato gli espositori di Fieravicola e Macfrut.

Il futuro dell’avicoltura tra benessere e sostenibilità

A Fieravicola produttori e mondo politico si sono ritrovati per parlare della crescita di un settore chiave dell’economia nazionale. Un comparto da 5,7 miliardi di euro di fatturato, che non si è mai fermato nemmeno durante l’emergenza Covid. C’è aria positiva a Rimini. L’essere ritornati in presenza a Fieravicola è un segnale forte e tutti gli operatori hanno una visione unica: rendere il settore sempre più competitivo e dinamico.

Un impegno che Stefano Gagliardi, direttore di Assoavi, evidenzia, ricordando come le aziende del comparto stiano lavorando bene con le istituzioni, condividendo gli stessi obiettivi, anche se le difficoltà non mancano.

Lo ribadisce Martino Cassandro, presidente della sezione italiana della World Poultry Science Association (Wpsa), rammentando alla platea la distanza siderale fra il consumatore e il mondo zootecnico sotto il profilo della conoscenza di come vengono prodotte carni avicole e uova. Un vero peccato perché il settore negli anni è diventato sempre più virtuoso, ha calato in modo drastico l’impiego di antibiotici e ha investito ingenti risorse per alzare il livello di benessere animale negli allevamenti.

Filiera sempre più efficiente

Oggi il 54 per cento delle uova, ad esempio, sono prodotte “a terra”, ma questo il consumatore lo ignora, esattamente come ignora il fatto che l’impronta di carbonio dell’avicoltura sia tra le più basse del mondo zootecnico, con un’incidenza di appena l’1,8 per cento sulle emissioni totali in Italia. La soluzione? Comunicare di più e rinsaldare il rapporto di fiducia con un consumatore che già oggi acquista sempre più prodotti avicoli.

La strada da percorrere è ancora lunga, ma la collaborazione fra la Regione Emilia-Romagna e la filiera avicola procede positivamente ed entro l’anno potrebbe portare alla firma di un “patto” fra Amministrazione regionale e produttori, come ha ricordato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi”.

La sfida della nuova Pac

Valtiero Mazzotti, direttore generale agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia-Romagna lo sa bene e intervenendo a Fieravicola ricorda la vera sfida che attende  il comparto perché la prossima Politica agricola comunitaria, quella che interesserà il periodo 2023/2027, sarà determinante per interpretare le esigenze del consumatore e offrire ai produttori gli strumenti per essere davvero competitivi. Un impegno condiviso anche dal sottosegretario alle Politiche Agricole Francesco Battistoni, che conferma la disponibilità del Mipaaf nel continuare ad essere un punto di incontro fra gli attori della filiera.

Sempre più “biosecurity” negli allevamenti avicoli

L’avicoltura intensiva è sempre stata sinonimo di innovazione anche sotto il profilo della salute animale e il Convegno della Società italiana di Patologia aviare (Sipa), che si è tenuto oggi a Rimini nell’ambito di Fieravicola ha ribadito l’importanza del monitoraggio e della prevenzione per dare al consumatore carni e uova sane e sotto controllo.

Lo ricorda Mattia Cecchinato, presidente di Sipa e docente all’Università di Padova: “La profilassi e la prevenzione sono due aspetti chiave del mondo avicolo, un comparto produttivo che sulla biosicurezza ha costruito il suo futuro. La filiera ha una grande responsabilità nei confronti della collettività e il ruolo del patologo aviare e dei veterinari e dei tecnici che operano nel settore è quello di avere sempre sotto controllo la situazione epidemiologica in Italia e all’estero, con l’obiettivo di garantire la sanità dei prodotti che escono dagli allevamenti nazionali”. Il Piano di controllo nazionale delle salmonellosi va proprio in questo senso, offrendo al settore uno strumento di monitoraggio importante per non dare spazio a questi importanti patogeni così tenuti dalla filiera alimentare. Ma ci sono altre sfide che attendono il comparto avicolo, compreso un tema delicato come l’influenza aviare, che rappresenta un rischio potenziale non solo per gli allevamenti, ma è monitorata con grande attenzione in tutto il mondo.

Il futuro? Sempre meno antibiotici e sempre più vaccini, unitamente ad un costante innalzamento delle misure di igiene e profilassi nei siti produttivi per trasformare la biosicurezza in un’arma sempre più potente a disposizione della filiera agroalimentare.  Il consumatore forse non lo sa, ma negli allevamenti avicoli la “biosecurity” è la prima regola da seguire. Un pollo o una gallina sana sono infatti la miglior garanzia di sostenibilità economica per qualsiasi imprenditore del settore.

A tavola con i protagonisti, show cooking per valorizzare uova e carni bianche

C'è anche un tuffo nelle sfumature del gusto tra le novità presentate nell'edizione 2021 di Fieravicola. All'interno dell'evento fieristico ospitato a Rimini, quest'anno è, infatti, presente anche  uno spazio per la valorizzazione e conoscenza di come l'ultimo tratto della filiera, quella legata alla tavola, possa trovare risposte succulenti e prelibate attraverso composizioni culinarie sfiziose. Nella tre giorni, infatti, chef interpretano con fantasia e rispetto tagli di carne e uova attraverso momenti di degustazione e show coocking. Un focus performativo che cerca di promuovere, valorizzare e far conoscere gli aspetti organolettici e nutrizionali delle materie prime utilizzate, attraverso il gusto della tavola. Il tutto accompagnato da abbinamenti con vini del territorio regionale presentati da Ais Romagna.

L'apertura è affidata allo chef Marcello Ornelli che per  l'occasione ha preparato un menù composto da tre portate, dall'antipasto al dolce. Si parte con “Uova Bazzotte con fonduta di Parmigiano Reggiano e spinacini croccanti” per proseguire con “Fusi di pollo arrostiti con chuney d'ananas all'erba Luigia” e finendo con il dessert “L'isola fluttuante” una meringa cotta nel latte vanigliato della tradizione culinaria d'Oltralpe.

Sul versante abbinamenti il sommelier Raffaele Nanni sottolinea come le scelte siano state fatte “con vini presenti sull'ultima guida Da Bere e da Mangiare Emilia Romagna 2021” e sono tutti “presi per abbinamenti in concordanza e territoriali”. A Tavola con i protagonisti gli showcooking di Fieravicola è organizzato da Prima Pagina e da Ial Cesenatico Arca dei sapori.

Fonte: Comunicato stampa
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