Emilia-Romagna
La Regione: "Turismo record nel 2023"
Diffusi i numeri: meglio del 2022 e superato il 2019 pre-pandemia. Il grande ritorno degli stranieri
"Un anno record per il turismo dell’Emilia-Romagna". Lo dicono il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore al Turismo, Andrea Corsini, che questa mattina hanno presentato i dati del Rapporto sul movimento turistico nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell’Emilia-Romagna rilevati dall’Osservatorio turistico regionale.
Con i 61,8 milioni di presenze registrati nel 2023 vengono bruciati due traguardi significativi: il confronto con il 2022, anno della ripresa del turismo regionale, +1,9% (60.688.000), e ancora più quello col 2019, l’ultimo anno d’oro prima del Covid, +1,8% (60.751.000).
Gli arrivi, nonostante l'alluvione, salgono a oltre 14,5 milioni: +6,2% sul 2022 (13.685.500) e +2,9% sul 2019 (14.132.000).
Il 2023 si caratterizza anche per un altro importante primato: il ritorno dei turisti stranieri, che da gennaio a dicembre si attestano su oltre 16,4 milioni (16.413.000) di presenze (+14,9% sul 2022 e +8,2% sul 2019), con una permanenza media di 4,1 giorni, e su 4 milioni (4.000.500) di arrivi (+20,7% sul 2022 e +7,3% sul 2019).
In questo quadro, la Riviera pesa sull’intero movimento turistico regionale con il 68,9% delle presenze e il 50,5% degli arrivi complessivi, tallonata a distanza dalle città d’arte e d’affari (14,9% delle presenze e 27,3% degli arrivi) che incontrano sempre più l’interesse dei viaggiatori segnando il 40,4% di tutti gli arrivi degli stranieri.
Terzo attrattore turistico dell’Emilia-Romagna resta la montagna (4,9% delle presenze e 5,6% degli arrivi regionali complessivi) con un aumento costante delle presenze e degli arrivi sia sul 2022 (rispettivamente +3,7% e +5,5%), ma soprattutto rispetto al 2019 (+25,5% e +40,6%). Numeri sostenuti dai turisti stranieri che scelgono l’Appennino con crescite a doppia cifra (+17,7% le presenze e +24,8 gli arrivi rispetto al 2022).
Il comparto delle Terme tiene con numeri positivi sul 2022 (+1,4% gli arrivi e del +3,6%), anche se resta ancora in sofferenza rispetto al 2019 (-7,9% degli arrivi e del -6,1% i pernottamenti). Con gli stranieri che aumentano rispetto al 2022 del +7,3% per gli arrivi e del +10,2% per le presenze.
“L’Emilia-Romagna piace e si conferma ancora una volta regione attrattiva sia per i turisti italiani che per quelli stranieri - commentano Bonaccini e Corsini -. Grazie al lavoro di squadra delle istituzioni e degli operatori del comparto, che non si è fermato un attimo neppure dopo l’alluvione senza precedenti di maggio, abbiamo superato anche i numeri del 2019, l’anno dei record prima dell’emergenza pandemica, con dati che sembravano quasi irraggiungibili. Risultati che denotano la raggiunta maturità dell’industria turistica emiliano-romagnola e che, guardando a un futuro non troppo lontano, saranno capaci di farne ancora di più uno dei settori trainanti della nostra economia, con l’obiettivo, entro il 2030, di raggiungere il 16% del Pil e posizionare l’Emilia-Romagna come regione turistica leader in Italia”.
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