Associazioni di difesa dei consumatori
Risparmiatori traditi da banche in liquidazione: i rimborsi sono possibili
Grazie ad un decreto ministeriale, pubblicato in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi, i possessori di azioni e obbligazioni subordinate delle banche in liquidazione (come Banca Marche o la Cassa di risparmio di Ferrara) possono presentare domanda, ma ad alcune condizioni.
“E’ arrivato il momento di presentare la richiesta d’indennizzo per i possessori delle azioni o obbligazioni subordinate di Banca Marche, Carichieti, Banca Etruria, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Cariferrara, Bcc Crediveneto e Bcc Padovana”. Ad affermarlo è Stefania Battistini di Adiconsum Romagna, l’associazione dei consumatori promossa dalla Cisl.
COSA PREVEDE
Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che disciplina le modalità per la presentazione delle domande.
Anzitutto è ben delimitato il perimetro delle banche emittenti in quanto comprende solo quelle che sono state poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e fino al 31 dicembre 2017.
L’elenco di chi può presentare domanda è lungo: chi ha acquistato azioni o obbligazioni, coloro che le hanno acquisite per trasferimento con atto fra vivi (coniuge e parenti entro secondo grado), chi le ha ricevute per eredità, imprenditori individuali, organizzazioni di volontariato o promozione sociale, microimprese (meno di 10 dipendenti e con bilancio totale annuo non superiore a 2 milioni di euro).
Il ristoro previsto è differenziato a seconda della tipologia dello strumento: il 30 per cento per le azioni e il 95 per cento per le obbligazioni, comunque, in entrambi i casi, il limite massimo dell’indennizzo è di 100mila euro a persona.
Per le obbligazioni può richiedere il rimborso anche chi è già stato parzialmente rimborsato nel 2016 ad integrazione di quanto percepito.
BUROCRAZIA COMPLESSA
“Le regole da rispettare sono numerose e non sono semplici da osservare – prosegue la Battistini – la documentazione da presentare, infatti, è alquanto complessa. Per questo Adiconsum si è già messa in contatto con le banche per far predisporre la documentazione necessaria in tempi brevi.”
CASI IN ROMAGNA
“Anche in Romagna ci sono numerosi investitori che sono interessati – precisa la referente di Adiconsum – ad esempio nella provincia di Rimini sono diversi coloro che avevano acquistato titoli di Banca Marche e una cinquantina di loro si sono già rivolti in passato ai nostri sportelli per analizzare la loro situazione.”
“Nella provincia di Forlì-Cesena i casi interessano gli strumenti finanziari delle Banche Venete e di Banca Marche - prosegue Stefania Battistini - mentre nel ravennate le richieste d’informazioni riguardano Cariferrara.”
Per quanto concerne gli importi investiti sono i più diversi: dai 5.000 euro fino a somme che superano anche i 50.000 euro.
“Gli investitori che hanno già interessato Adiconsum Romagna per il ristoro e la richiesta di indennizzo sono circa un centinaio – conclude Battistini - e i nostri uffici sono a disposizione di quanti hanno bisogno d’informazioni.”
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