Lisbona accoglie la Gmg

Il clima della Gmg è avvolgente. Si cambia Paese, ma l’accoglienza è sempre calorosa, da fratelli. Il pellegrino non è un ospite, ma uno che condivide la casa, la tavola, il cammino. Anche la fatica e il sudore. Come avviene a ogni tornata, da decenni. Cambiano le generazioni, non muta lo stile, neppure qui a Lisbona, la capitale sull’Atlantico, dove di sera la brezza non fa avvertire il caldo che abbiamo lasciato in Italia.

Il ponte Vasco de Gama con i suoi 12 chilometri più i quattro di viadotti proietta chi viene dall’estero in una città dinamica, moderna, al passo con l’Europa. Lisbona è affascinante e ammalia con i suoi saliscendi. E lo fa anche oggi con i suoi cartelloni con i quali dà il benvenuto al Papa argentino. I mega schermi sono un po’ ovunque e le misure di sicurezza sono imponenti. Questa mattina la città era già blindata e ora è quasi bloccata in vista della Messa di avvio in calendario oggi per le 19, davanti alla piazza dedicata a Marques de Pombal, uno dei luoghi simbolo della città.

Qua non bisogna avere fretta. I ritmi sono scanditi con calma, come fa questa gente che è un crogiuolo di etnie e di tradizioni. In questa nazione si sono mischiate nel tempo tanto bene da farne una delle mete preferite, in specie dall’Italia, per chi desidera trascorrere gli anni della pensione in maniera più tranquilla e più economica.

Juana e Frederico Franco (foto sotto) rappresentano l’emblema di questa ospitalità. Li ho conosciuti per caso perché hanno offerto la disponibilità per accogliere un giornalista italiano. Sono sposati da 55 anni. Hanno due figli e quattro nipoti. Abitano vicino al parco Eduardo VII, il luogo dove si terrà la celebrazione di questa sera, in un bel complesso residenziale.

Senza indugio, come indica il tema di questa Gmg, hanno aperto la loro casa allo straniero che per strane strade ha bussato alla loro porta. Entrambi sono tra i volontari della Gmg, impegnati in parrocchia, quella dedicata a san Mamede, per dare il benvenuto ai giovani provenienti dal continente americano.

Frederico è un ingegnere idraulico, conosce bene cinque lingue oltre il portoghese e altre cinque lingue. Ha studiato in Portogallo e si è specializzato negli Usa. È stato il presidente della società che distribuisce l'acqua nell’area di Lisbona, a due milioni di abitanti. La moglie si è occupata di pubblicità con le pubbliche amministrazioni per conto di una società francese. Di quei tempi ricorda “un lavoro pericoloso, con la corruzione si insinuava”. Ora entrambi si prodigano per chi incontrano sulla loro via, testimoniando una Chiesa sempre più presente nelle periferie del mondo.