Dalla Chiesa
stampa

piazza san pietro

Papa Francesco: Angelus, no a “ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza”

“Per favore, non dimentichiamo l’Ucraina, la Palestina, Israele che sono in guerra”. È stato questo l’appello finale rivolto dal Papa

Benedizione Urbi et Orbi, il 25.12.2023. Foto Vatican Media/SIR

“All’inizio del nuovo anno guardiamo a Maria e, con il cuore grato, pensiamo e guardiamo anche alle madri, per imparare quell’amore che si coltiva soprattutto nel silenzio, che sa fare spazio all’altro, rispettando la sua dignità, lasciando la libertà di esprimersi, rigettando ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza”. È l’invito del Papa, nel primo Angelus del 2024 ieri, da piazza San Piero. “C’è tanto bisogno di questo oggi!”, ha esclamato Francesco citando il messaggio per l’odierna Giornata mondiale della pace: “La libertà e la convivenza pacifica sono minacciate quando gli esseri umani cedono alla tentazione dell’egoismo, dell’interesse personale, della brama di profitto e della sete di potere”. “L’amore, invece, è fatto di rispetto e gentilezza”, ha osservato il Papa: “in questo modo abbatte le barriere e aiuta a vivere relazioni fraterne, a edificare società più giuste e umane, più pacifiche. Preghiamo la Madre di Dio e Madre nostra, perché nel nuovo anno possiamo crescere in questo amore mite, silenzioso e discreto che genera vita, e aprire nel mondo sentieri di pace e di riconciliazione”.

“Ringrazio il signor Presidente della Repubblica Italiana per l’espressione augurali che mi ha indirizzato nel suo messaggio di fine anno e ricambio di cuore, invocando la benedizione del Signore suo suo servizio e al Paese”, ha aggiunto Bergoglio. 

“Seguo con preoccupazione quanto sta venendo in Nicaragua, dove vescovi e sacerdoti sono stati privati della libertà - ha proseguito il Pontefice -.Esprimo ad essi, alle loro famiglie e all’intera Chiesa nel paese la mia vicinanza nella preghiera”, invitando alla “preghiera insistente” tutto il popolo di Dio e auspicando “il cammino del dialogo per superare le difficoltà. Preghiamo per il Nicaragua oggi”.

“Per favore, non dimentichiamo l’Ucraina, la Palestina, Israele che sono in guerra”. È stato questo l’appello finale rivolto dal Papa all'Angelus.  “Preghiamo affinché vanno la pace tutti insieme”, l’auspicio di Francesco, che ha salutato i partecipanti a una manifestazione per la pace in tutte le terre organizzata dalla comunità Sant’Egidio “anche in altre città del mondo”, come pure il Movimento europeo di azioni non violente. Il Papa ha espresso la sua “gratitudine per le numerose iniziative di preghiera di impegno per la pace che in questa Giornata si svolgono in tutti i continenti, promosse dalle comunità ecclesiali: in particolare, menziono quella a livello nazionale che ieri sera ha avuto luogo a Gorizia”. “La Vergine Maria, la Santa Madre di Dio, sostenga con la sua materna intercessione il proposito, l’impegno di essere operatori di pace in ogni giorno e in ogni giorno anche del nuovo anno. Tutti i giorni operatori di pace, per portare pace”.

Fonte: Sir
Tutti i diritti riservati
Papa Francesco: Angelus, no a “ogni forma di possesso, sopraffazione e violenza”
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento